Torre Annunziata: il papà del bimbo salvato dai poliziotti, ‘senza di loro mio figlio sarebbe morto’ 

Bimbo salvato dai poliziotti a Torre Annunziata: senza di loro mio figlio sarebbe morto

L’assistente capo che ha salvato il piccolo Gennaro

Pubblicato il: 18/05/2020 11:42

di Silvia Mancinelli

“Ieri pomeriggio sul lungomare c’era tantissima gente, stavo facendo una passeggiata con mia moglie e i miei tre figli quando Gennaro, il più piccolo, ha iniziato a piangere perché voleva le patatine che stavano mangiando le due sorelline. La mamma gliene ne ha dato un pezzettino e in un attimo siamo piombati nell’incubo”. Così, all’Adnkronos, Antonio, il papà del bambino di un anno e mezzo salvato ieri dai poliziotti del commissariato di Torre Annunziata con la manovra di Heimlich. “Quella patatina ce lo stava portando via – ricorda il papà – Ancora mi tremano le gambe, non auguro a nessuno di vivere quello che abbiamo passato ieri io e mia moglie. Meno male che è venuto quel poliziotto, ha preso mio figlio e lo ha salvato”.

Gennaro, che ha 1 anno e mezzo ed è “vivacissimo”, come dice il papà, oggi sta bene. “E’ stato tutto così veloce – racconta – Da un secondo a un altro non è riuscito a riprendere fiato, tossiva in continuazione. Era viola in viso, impressionante e non sapevo cosa fare. Voleva dire papà, lui è molto legato a me, ma non ci riusciva, aveva gli occhi di fuori. Quando è arrivata la volante uno dei due poliziotti (l’assistente capo Antonio Matrone, ndr) si è precipitato e lo ha afferrato iniziando a praticargli la manovra, aiutato dal suo collega (Antonio Pane, anche lui assistente capo, ndr). Chissà chi li ha mandati, sono due angeli e si chiamano entrambi come me, mica potrà essere un caso, no? Ringraziando Dio è andato tutto bene, gli dobbiamo fare una statua d’oro, proprio non so come ringraziarli. Senza di loro Gennaro sarebbe morto. Io e la mamma non abbiamo dormito proprio, appena chiudiamo gli occhi rivediamo la scena e ora lo guardiamo ogni istante”.