Coronavirus, Di Maio: “Tenuta del Paese a rischio” 

Coronavirus, Di Maio: Tenuta del Paese a rischio

Pubblicato il: 23/05/2020 08:21

“Il rischio che lo stato di tensione registrato nelle aule parlamentari possa allargarsi anche al di fuori del Palazzo c’è. La politica ha il compito ed il dovere di salvaguardare la tenuta del Paese”. Lo ha dichiarato in un’intervista a ‘Il Messaggero’ il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, rispondendo alla domanda se teme per la tenuta del Paese.

Ma per Di Maio, “il governo è solido, pensare di farlo cadere in questo momento sarebbe folle. Non è un’opzione nemmeno il rimpasto di cui qualcuno parla. Bisogna piuttosto lavorare per dare risposte al Paese”, spiega, parlando del futuro del governo alla luce delle recenti mozioni per sfiduciare il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. “Solo in Italia si parla di far cadere il governo nel bel mezzo di una pandemia e lo trovo assurdo – ha sottolineato Di Maio – Per quanto riguarda le prerogative costituzionali non sono certo opinabili, anzi sono ben chiare, non esistono automatismi”. A proposito dell’ex governatore della Bce, Mario Draghi, il titolare della Farnesina ha risposto che è “una persona autorevole, il cui nome è usato per fare polemica politica, tutto qua”.

Per quanto riguarda i rapporti con l’Ue, l’Italia ha già ottenuto il “risultato” di sospendere possibili corridoi turistici in Europa, ma per incentivare il turismo non basta. E’ necessario “fare in modo che soprattutto i cittadini tedeschi possano venire in vacanza da noi”, ha detto ancora il ministro, spiegando di avere contatti “intensi e cordiali” con il suo omologo tedesco, Heiko Maas. Di un rilancio del turismo, ha spiegato il titolare della Farnesina, “ne hanno bisogno le nostre strutture ricettive, il comparto alberghiero, i nostri ristoratori, insomma la nostra economia e con il ministro Franceschini stiamo lavorando in tandem sul dossier”.

“Se necessario – ha annunciato Di Maio – dopo il 3 giugno mi recherò in Germania, Slovenia, Austria per parlarne direttamente con i miei colleghi. Mentre il 4 vedrò Le Drian (il ministro degli Esteri francese, ndr) a Roma: un’occasione per mostrare il reale stato di salute del nostro Paese”.