Caos Procure, Lepore: “Tutto fango su magistrati che lavorano bene” 

Caos Procure, Lepore: Tutto fango su magistrati che lavorano bene

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 26/05/2020 12:56

Amareggiato? Moltissimo, perché è tutto fango che arriva in faccia alla magistratura e alla maggior parte dei magistrati che lavora bene e che fa quello che deve fare”. Così Giovandomenico Lepore, procuratore della Repubblica di Napoli dal 2004 al 2011, oggi in pensione, commenta all’Adnkronos quanto sta emergendo dall’inchiesta di Perugia che vede coinvolto l’ex presidente dell’Anm ed ex membro del Csm Luca Palamara e sul ruolo delle correnti in magistratura.Un ruolo che, sottolinea Lepore, “c’è sempre stato” e che lui, nella sua carriera in magistratura lunga 50 anni, ha “sempre combattuto, e di questo qualche volta sono stato anche vittima”.

Lepore si dice “da sempre contrario alle correnti, a quelle definite di destra e a quelle di sinistra ma che poi non hanno alcuna corrispondenza rispetto alla politica nazionale, perché sono un mondo a parte. Per i trasferimenti, le nomine agli uffici direttivi e in particolare alle Procure, che hanno il potere vero e proprio, c’è una specie di spartizione iniziale a seconda delle maggioranze, dei rappresentanti di corrente. Quello che emerge oggi è tutto fango che arriva in faccia alla magistratura, alla maggior parte dei magistrati che lavora e che lavora bene.

“Ma purtroppo il potere è questo e fa piacere a tutti: ho visto persone che erano illibate prima della nomina e che, una volta arrivate al Consiglio superiore della Magistratura, si sono trasformate completamente. Nessuno ha avuto il coraggio di dire ‘no, questo è un mondo al quale non voglio appartenere’. Purtroppo hanno continuato e sono andate avanti”. La logica di spartizione e lo scontro tra correnti, secondo Lepore, ha effetti negativi anche sull’immagine della magistratura agli occhi del cittadino: “E’ vergognoso che un cittadino che si rivolge al giudice per avere giustizia sappia che noi stessi, nell’ambito del Csm e delle correnti, facciamo delle cose che cerchiamo di perseguire nei politici veri e propri. Non diamo certezza al cittadino di avere di fronte un giudice naturalmente onesto e imparziale, è una cosa molto negativa”.

Lepore ha guidato la Procura di Napoli per 7 anni e la sua nomina, a suo dire, è dipesa proprio dalla distanza da qualunque corrente: “La Procura di Napoli era vacante – racconta – e al suo interno era spaccata su questioni personali e locali. Automaticamente pensarono a me proprio perché ero al di sopra delle correnti, non ero iscritto né seguivo alcuna delle loro attività. La scelta su di me fu avallata all’unanimità, evidentemente l’amicizia che avevo con tutti e il mio carattere riuscirono ad amalgamare la divisione. Abbiamo avuto un’ottima Procura, basti pensare ai 4 latitanti che erano ricercati da più di 15 anni e che abbiamo preso”.