Coronavirus, allarme Copasir: “Italia obiettivo di fake news” 

Coronavirus, l'allarme del Copasir: Italia target fake news

(Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 26/05/2020 18:46

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica “prende atto” dell’approfondimento svolto dal deputato del Pd Enrico Borghi (Pd) sul tema della disinformazione ed “esprime preoccupazione sull’utilizzo di tecniche per rendere virali le notizie: soprattutto la pandemia Covid-19 è stata al centro di una diffusa attività di disinformazione on line, nella quale si sono inseriti attori statuali, attori strutturati (think tank, stakeholder , professionisti della comunicazione, speculatori e gruppi industriali con forti cointeressenze rispetto ai Paesi d’origine), che intendono manipolare il dibattito politico interno, influenzare gli equilibri geo-politici internazionali, incitare al sovvertimento dell’ordine sociale e destabilizzare l’opinione pubblica in merito alla diffusione del contagio e alle misure di prevenzione e di cura”.

“Profili fake, rilancio di post Facebook, siti esteri che diffondono in modo coordinato su numerose piattaforme e account notizie fuorvianti, sono solo alcune delle forme dei fenomeni di disinformazione riconducibili al mondo del web – osserva il Copasir – volti a creare sovraccarico informativo circa l’individuazione dei vaccini, i rimedi terapeutici e gli strumenti diagnostici efficaci a fronte del contagio da Covid-19”.

“L’attività infodemica rilevata si inquadra in un contesto geopolitico nel quale il Coronavirus rappresenta il palcoscenico perfetto che alcuni regimi autocratici aspettavano per mostrare una supposta -e non provata- maggiore efficienza e capacità, rispetto alle democrazie occidentali -sottolinea il Copasir – Sia pure con posture differenti tra loro sull’idea di ordine globale, gli attori principali della campagna di disinformazione hanno inserito tale attività in un quadro di parallelismo, posizionando l’Italia come target”.

“Le caratteristiche dell’attività svolta, peraltro, sono state oggetto anche di una attività di verifica da parte dello European External Action Service (agenzia diplomatica della UE), che ha registrato la diffusione di fake news in inglese, spagnolo, tedesco e francese allo scopo di alimentare il panico e creare un clima di sfiducia ostacolando la comunicazione ufficiale europea di risposta alla crisi epidemiologica – prosegue il Comitato – In tale contesto, le relazioni internazionali, lungi dal limitarsi alle sedi istituzionali e alle dichiarazioni ufficiali, possono risentire anche dell’azione di una pluralità di attori strutturati, che tendono a supportare o screditare la reputazione statuale non solo attraverso la disinformazione, ma spesso con la diffusione di messaggi fuorvianti, decontestualizzati o parziali, che raggiungono il pubblico globale”.

“Approfittando della estrema sensibilità dell’opinione pubblica sul tema, si tende a fomentare polemiche contro l’Unione europea e i Paesi dell’Alleanza euro-atlantica”, conclude il Copasir.

Il lavoro svolto conferma che l’Italia è un obiettivo, sia di soggetti esterni che di soggetti interni, che hanno l’interesse di utilizzare il Covid-19 da una parte per sostenere un’indimostrabile superiorità degli Stati autocratici rispetto ai modelli democratici e dall’altra per cercare di soffiare sulle difficoltà di parte dell’opinione pubblica per far passare messaggi destabilizzanti”. Lo afferma all’Adnkronos il deputato del Pd e membro del Copasir Enrico Borghi, incaricato di svolgere l’approfondimento sulla campagna di disinformazione e fake news che ha colpito anche l’Italia, del quale si è discusso nel corso della seduta del Comitato. La ricognizione punta a dare “la giusta consapevolezza – sottolinea Borghi – che vi è chi specula per finalità proprie e, naturalmente, a danno dell’Italia, sulla vicenda innescata dal Covid”. “Il governo ha ben chiaro quali possono essere i rischi, specie in alcune parti del Paese. Abbiamo fatto una serie di audizioni – ricorda il deputato dem membro del Copasir – e ai ministri incrociati, da Di Maio a Lamorgese a Guerini, abbiamo fatto presente i contenuti della relazione che, nelle linee essenziali, erano noti”. “Il nostro compito – osserva Borghi – è avvertire di un fenomeno che si è verificato con recrudescenza soprattutto nella fase apice dell’emergenza”. A livello europeo, conclude Borghi alla luce dell’approfondimento svolto, “l’Italia e la Spagna sono i Paesi maggiormente oggetto di queste attività disinformative e, non a caso, sono i due Paesi che, almeno nella prima fase, hanno avuto i picchi più alti di intensità di contagio”.