Regioni al governo: “20 settembre data assurda per votare” 

Regioni al governo: 20 settembre data assurda per votare

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Pubblicato il: 26/05/2020 17:20

(di Enzo Bonaiuto) – Un “no” chiaro e fermo al governo sul 20 settembre quale data per le elezioni regionali, accompagnato dalla richiesta di un incontro urgente della Conferenza Stato-Regioni per ridefinire la questione. A esprimerlo a nome della Conferenza delle Regioni sono il presidente Stefano Bonaccini e il vicepresidente Giovanni Toti, rispettivamente governatori dell’Emilia-Romagna a guida centrosinistra e della Liguria amministrata dal centrodestra.

“Leggiamo le dichiarazioni del rappresentante del Governo che parla di accordo tra esecutivo e Regioni sulla data del voto il 20 settembre. Ma in realtà non c’è stato alcun accordo formale”, affermano in una nota congiunta Bonaccini e Toti, ricordando anzi che “cinque delle sei Regioni chiamate alle urne avevano indicato ufficialmente altre date: il 26 luglio, il 6 settembre o al massimo il 13 settembre. Il 20 settembre è una data dunque che non era ricompresa tra quelle indicate, che peraltro impedisce la riapertura di un anno scolastico, già di per sé molto difficile”.

Inoltre, fanno osservare il presidente e il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, “si tratta di una data a ridosso di ottobre, mese nel quale, stando alle relazioni del Comitato tecnico-scientifico del Governo, potrebbe riproporsi il Covid”.

La data del 20 settembre, ribadiscono Bonaccini e Toti, “cade ben quattro mesi dopo la scadenza naturale delle legislature regionali: mentre i cittadini stanno ormai tornando ad una vita normale, agli stessi viene impedito per quattro mesi di votare”.

Dunque, concludono i governatori, “la decisione del Governo va contro ogni pronunciamento delle Regioni su una loro specifica competenza. Chiediamo una riunione urgente della Conferenza Stato-Regioni per ripristinare un leale dialogo tra le istituzioni su un tema così delicato”.