Whirlpool, scende in campo anche il cardinale Sepe 

Whirlpool, scende in campo anche il cardinale Sepe

Immagine di repertorio

Pubblicato il: 31/05/2020 12:33

Napoli non vuole che la Whirlpool lasci la città, in nome di un rapporto bello e ricco di soddisfazioni che c’è stato e può continuare a esserci. Io sono pronto a fare la mia parte, senza ingerenza alcuna, se volete”. Lo ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, in un videomessaggio inviato all’iniziativa “Napoli un anno di lotta un anno di speranza” organizzata dai lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli e trasmessa in diretta su Facebook.

“Oggi è un giorno particolare – ha spiegato il cardinale Sepe – perché ci riporta indietro di un anno, quando la proprietà annunciò di rinunciare allo stabilimento di Napoli. Una doccia fredda, un colpo al cuore. Un dolore imprevisto perché non c’erano segnali di crisi e quell’annuncio sembrava immotivato. E’ trascorso un anno tra alterne vicende, tra alti e bassi, tra ipotesi possibili e avvilimenti, tra promesse e smentite. Ci sono stati incontri, trattative e contatti. Sono intervenuti i sindacati, le istituzioni e anche la Chiesa, io stesso ho avuto incontri e ho tentato doverosamente una mediazione che già avevo fatto, con successo, per lo stabilimento di Carinaro. Noi di Napoli in particolare, ma tutto il mondo sta vivendo un momento tragico di sofferenza, di dolore, di preoccupazione e anche di lutto per la persistente pandemia da coronavirus, che ha fiaccato intere famiglie accentuando paurosamente la crisi lavorativa e compromettendo ogni possibile reddito. Non si può infierire ulteriormente sulla carne viva di una città e della classe lavorativa”.

De Magistris – “Negli incontri con il Governo stiamo continuamente sottolineando le sofferenze, l’esasperazione di chi ha perso e sta perdendo il lavoro. Finora dall’altra parte ho trovato una complessiva inadeguatezza ad affrontare questo momento storico, quindi tocca a noi essere non solo pungolo, ma protagonisti. Non possiamo essere travolti dall’insipienza altrui e dall’incapacità di affrontare un momento di questo tipo. Napoli si metterà sempre in prima linea per difendere la vostra vertenza”. Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenendo telefonicamente all’iniziativa organizzata dai lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli e trasmesso in diretta su Facebook. “Siamo già in pieno contagio criminale – ha aggiunto de Magistris – lo dicevamo anche prima del Covid: se chiude un’azienda a Ponticelli poi è la criminalità che conquista quei territori. Questo oggi vale anche di più”. De Magistris ha ricordato che “siamo in un momento in cui sta passando tutto, tutti nel lockdown hanno consegnato al Governo una delega in bianco di sospensione di molti diritti costituzionali. Ora il lockdown non c’è più, dobbiamo riprendere a vivere e non si può riprendere a vivere senza lavoro. Servono operazioni strutturali, è la più grave crisi economica dalla Seconda guerra mondiale. Il Paese non può che ripartire dal lavoro, dall’impresa, dall’industria. Il Governo mai come oggi deve stare vicino a chi è in crisi, con consentendo operazioni di desertificazione industriale, territoriale e culturale”.

Ruotolo – “Vi chiedo di darmi una mano, di preparare insieme un disegno di legge costruito insieme a voi per impedire alle multinazionali di prendere i soldi quando gli conviene e di scappare quando gli conviene”. Lo ha detto il senatore Sandro Ruotolo. “Non è più accettabile una cosa del genere – ha aggiunto Ruotolo – chiedo a Fim, Fiom, Uilm e ai lavoratori e alle lavoratrici un tavolo e io presenterò un disegno di legge su questa questione, partendo proprio dalla vertenza Whirlpool”.

Saviano – “Chiudere la Whirlpool di Napoli avrebbe effetti devastanti su un territorio che merita investimenti e un lavoro che faccia sentire le persone che lo svolgono necessarie”. Lo ha detto Roberto Saviano in un videomessaggio inviato all’iniziativa organizzata dai lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli e trasmessa in diretta Facebook. “E’ un anno – ha ricordato Saviano – che va avanti questa vertenza, che le vite sono in bilico e in attesa di un accordo, di una terza via, di una soluzione. E’ accaduto di tutto, da accordi disattesi a tavoli che non hanno raggiunto lo scopo, e sullo sfondo ci sono i lavoratori che sanno che, se un territorio è depresso e non ci sono prospettive di rilancio, tutto ciò che su quel percorso nasce e cresce è destinato a morire. Quello che sta accadendo a Whirlpool Napoli è un segnale tremendo, che non possiamo subire senza unirci alla vostra lotta”. Saviano ha ricordato che “Gaetano Salvemini definì Giolitti ‘ministro della malavita’ accusandolo di utilizzare il Sud solo come bacino di voti. Allora quanti ministri della malavita ci sono stati, quanti hanno usato il Sud come bacino di voti promettendo al più ammortizzatori sociali senza pensare agli investimenti che avrebbero potuto rendere il Sud una realtà prospera?”