Lirica: Pereira, ‘il Maggio comincia in streaming da Verdi con Francesco Meli’  

Pereira: Il Maggio comincia in streaming con Verdi e Francesco Meli

Francesco Meli (foto Victor Santiago)

Pubblicato il: 01/06/2020 16:08

Il Maggio Musicale comincia con un concerto interamente dedicato a Giuseppe Verdi, in live streaming domenica prossima alle 20, con l’Orchestra e il Coro della fondazione lirica fiorentina diretti da Marco Armiliato e con il tenore Francesco Meli. Un concerto a pagamento – il prezzo del biglietto sarà 9,90 euro – che per la trasmissione si avvale della piattaforma Idagio, utilizzata da tutte le grandi istituzioni mondiali per i propri concerti in streaming, che sarà la tappa conclusiva della registrazione di un disco di arie verdiane da parte del celebre tenore genovese.

“Speriamo di potere finalmente aprire – sospira il sovrintendente Alexander Pereira – per il momento però la nostra programmazione è in streaming perché fino a ora possiamo portare solo 200 persone in sala, ma anche questo potrebbe cambiare, improvvisiamo settimana per settimana”. E sul concerto di domenica prossima, “sarà una cosa molto bella – dice – che aspetto da anni, essendo grande fan di Francesco Meli. Questo concerto lo facciamo utilizzando la piattaforma Idagio, una concert hall mondiale che usano tutte le istituzioni musicali. Noi però saremo i primi a organizzare un evento con coro, orchestra e un grande solista, gli altri l’hanno sempre utilizzata per concerti con cantante e pianoforte”.

Pereira annuncia anche una serie di “cinque concerti, diretti da Zubin Mehta in programma dal 20 giugno al 7 luglio, che prevedono l’esecuzione del ciclo delle sinfonie di Schubert – spiega il sovrintendente – in combinazione con opere di autori della seconda scuola di Vienna e brani con ampio impiego del coro, come la ‘Messa dell’Incoronazione’ di Mozart e la ‘Missa in tempore belli’ di Haydn. Poi il 27 luglio è previsto un concerto di Daniele Gatti sul cui programma stiamo discutendo”.

“Quando mi hanno chiamato dal Maggio per fare un disco è stata una meravigliosa e bellissima sorpresa e ho accettato con grande entusiasmo”, dice Francesco Meli sottolineando che è “il mio primo album da solo e ho deciso di farlo interamente dedicato a Verdi, con 10-12 arie. Di queste, la maggior parte le ho già affrontate, mentre in alcune debutto. E’ un progetto nato abbastanza in fretta – spiega Meli – quello che si fa in un mese noi l’abbiamo fatto in 4 giorni, con in coda alla registrazione il live di domenica prossima. Sarà un’emozione strana esibirsi nel teatro vuoto. Non c’è pubblico quindi non ci saranno i ritmi normali di un concerto, vedremo cosa farò tra un’aria e l’altra”, scherza.

Ma interviene Pereira: “Tra un’aria e l’altra ci saranno anche delle ouverture, i preludi di ‘Traviata’ e le sinfonie della ‘Forza del destino’ e dei ‘Vespri siciliani’. Poi, siccome tra il pubblico qualcuno vorrà fare delle domande, dedichiamo 15 minuti dopo il concerto a questo, una piccola improvvisata perché credo che il pubblico che si collega a un evento così voglia avere anche del feeling con il cantante e noi possiamo dare questo elemento di intimità in più”. Quanto alle arie, “canterà quelle del ‘Trovatore’, di ‘Un ballo in maschera’, ‘Simon Boccanegra’ e forse anche di ‘Otello’. C’è molto del repertorio di Meli e anche di quello futuro“, chiosa il sovrintendente sottolineando l‘importanza dello streaming “sia in questo periodo, sia nel futuro perché costituisce una grande chance per allargare il pubblico“. Del resto i Berliner Philharmoniker hanno annunciato recentemente che con la loro piattaforma streaming incassano più che al botteghino.

Infine Pereira annuncia di voler fare due delle quattro recite previste di ‘Un ballo in maschera’ a luglio “con la Stoyanova, Meli e Carlos Alvarez”, oltre a una recita di ‘Traviata’ con la Yoncheva, Domingo e Demuro, “non scenicamente ma in forma di concerto. Dipende dal pubblico che potremo avere, la sala del Teatro del Maggio ne contiene 1800, ma potremmo riempirla per un terzo, cioè con 600 spettatori. Stiamo anche valutando l’ipotesi di fare queste recite nella Cavea, all’aperto, che ha una capienza di 2000 posti e potremmo prevedere 7-800 spettatori. Ci stiamo lavorando e ce la mettiamo tutta per convincere i fiorentini che noi crediamo in questo teatro e alla sua riapertura e siamo pieni di entusiasmo, ma abbiamo anche bisogno di essere aiutati”, conclude il sovrintendente, annunciando “un progetto internazionale che prevede la collaborazione della London Synphony, della Staatskapelle di Berlino e di altre orchestre con il nostro Coro per una Nona di Beethoven diretta da Zubin Mehta. Ma ne parlerò più avanti”.