Sala: “Su sanità lombarda dobbiamo farci un esame di coscienza” 

Sala: Su sanità lombarda dobbiamo farci un esame di coscienza

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Pubblicato il: 08/06/2020 10:14

“In Lombardia innanzitutto dobbiamo farci degli esami di coscienza. Io per rispetto istituzionale evito accuratamente di bisticciare con il governatore Fontana però un esame di coscienza della sanità lombarda va fatto come un nuovo un progetto di cambiamento“. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, ospite della trasmissione ‘Circo Massimo’ su Radio Capital, aggiungendo che “il presidio territoriale socio sanitario in Lombardia si è perso e i grandi ospedali non bastano. Io pretendo solo questo: una riflessione e un cambiamento” dice il sindaco di Milano.

“I contagi li guardo poco; guardo più la situazione degli ospedali. La situazione oggi mi sembra sotto controllo. Cosa sarà in futuro lasciamolo dire ai virologi. Ora è il momento di ripartire”. Negli ospedali, sottolinea Sala, “non c’è più emergenza. Parlo con Alberto Zangrillo ma anche con Ilaria Capua: il primo dice, forse esagerando, che il virus non esiste più, la seconda che è più debole anche perché le nostre difese sono più forti. Speriamo che la situazione sia la somma di queste due visioni”.

In questa nuova fase, aggiunge Sala, “stiamo cercando di aiutare il commercio e in particolare la ristorazione che paga pegno; stiamo cercando di dare vita a questa categoria. La cosa che mi lascia perplesso e su cui ancora non vedo un quadro chiaro è la riapertura del sistema scolastico che si capisce ancora poco”.

Le scuole andavano riaperte prima? “È difficile dirlo ma qui penso che siamo stati un filino esagerati, anche nel vietare l’ultimo girono di scuola. Qui ho paura che abbiamo un po’ esagerato il problema vero adesso però è che bisogna ripartire”.

“La mia preoccupazione – continua Sala – è su quello che succederà dopo le vacanze, in autunno. I fondi dall’Europa sono un’opportunità ma bisogna saperli spendere. Io l’ho già detto: penso che serva un governo con persone che abbiano una storia alle spalle, un curriculum importante, un’esperienza, che sappiano affrontare una situazione”. “Io certamente non appartengo a quelli che voglio destabilizzare il governo Conte e dico anche che oggi a Conte onestamente non vedo alternative. E’ chiaro che molti di noi guardano con rispetto alla figura di Mario Draghi, ma in Parlamento oggi non ci sarebbe una maggioranza per sostenerlo”.

Infine, conclude Sala, “arriviamo alla sinistra: in questi anni ha proposto un serie candidato alternativo? altrimenti si va sempre a rincorrere”.