‘Ndrangheta, reddito di cittadinanza a uomini della cosca 

'Ndrangheta, reddito di cittadinanza a uomini della cosca

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Pubblicato il: 11/06/2020 10:00

I carabinieri di Gioia Tauro (Rc), nell’ambito dell’operazione “Jobless Money”, hanno denunciato 37 persone che percepivano il reddito di cittadinanza pur non avendone i requisiti. La maggiora parte dei percettori, stando alle indagini condotte dai militari di Gioia Tauro in collaborazione col Nucleo Ispettorato del Lavoro, sono considerati appartenenti alla potente cosca Piromalli-Molè, e fra di essi ci sono anche soggetti che hanno già subito condanne per associazione mafiosa.

In alcuni casi, gli inquirenti hanno scoperto che a percepire il Rdc erano donne che, per poter accedere al beneficio, avevano celato la presenza all’interno del nucleo familiare di congiunti detenuti al 41bis o comunque condannati per mafia. Inoltre, gli stessi percettori, per poter accedere al Rdc, attestavano falsamente sia la reale residenza (collocata in case prive persino di servizi) che il numero dei componenti del nucleo familiare, così, ad esempio, spesso madre e figlio risultavano appartenere a nuclei diversi pur vivendo sotto lo stesso tetto, e ciò rendeva possibile percepire due Rdc. Infine, fra i percettori anche soggetti interdetti dai pubblici uffici dopo la condanna passata in giudicato. Le irregolarità emerse dalle indagini riguardano 33 cittadini italiani e 4 stranieri, per un danno erariale a danno dello Stato stimato in circa 279mila euro. La procura di Palmi ha subito dato il proprio nulla osta per l’interruzione del sussidio ai 37 indagati a piede libero.