Corte suprema, schiaffo a Trump sui Dreamers: niente stop a programma 

Corte suprema, schiaffo a Trump sui Dreamers: niente stop a programma

Fotogramma /Ipa

Pubblicato il: 18/06/2020 16:36

Schiaffo della Corte suprema a Donald Trump. I giudici del massimo organo giurisdizionale americano hanno stabilito che l’amministrazione non può portare avanti il suo piano di chiudere il programma Deferred Action for Childhood Arrivals, che ha permesso a 800mila minori, noti come ‘Dreamers’, entrati illegalmente negli Stati Uniti, “di evitare la deportazione e di restare” nel Paese. La decisione della Corte suprema rappresenta un duro colpo per la politica dell’immigrazione del presidente.

Secondo la sentenza, il governo non ha dato una giustificazione adeguata per mettere fine al programma federale. L’amministrazione potrebbe riprovarci, ma la Casa Bianca potrebbe rinunciarci nel pieno della campagna elettorale per le presidenziali. La decisione, presa a maggioranza di cinque voti contro 4, è stata scritta dal presidente della Corte suprema, John Roberts, ed è stata condivisa dai giudici Ruth Bader Ginsburg, Elena Kagan, Stephen Breyer e Sonia Sotomayor. Roberts, di orientamento conservatore, si è schierato con i giudici liberal della Corte come era avvenuto lunedì scorso, con la sentenza con la quale aveva ampliato le protezioni contro la discriminazione sul lavoro, estendendole esplicitamente anche a persone gay e transgender. Nella decisione assunta oggi si legge che la fine del programma Daca, stabilito nel 2012 dall’ex presidente Barack Obama, sarebbe “arbitraria e e pretestuosa”.

“Queste decisioni orribili e politicamente motivate che escono dalla Corte Suprema sono colpi di fucile in faccia a persone che sono orgogliose di chiamarsi repubblicani o conservatori”. Così Trump su Twitter commenta la sentenza.