Sala: “Da Fontana mi aspetto ammissione errori” 

Sala: Da Fontana mi aspetto ammissione errori

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Pubblicato il: 19/06/2020 15:44

“Quello che mi aspetterei da Fontana, e che non vedo, è una serena analisi di coscienza di quello che non va, anche degli errori fatti. Bisogna ammettere gli errori. Di tutto o ciò, ancora oggi, non si vede ancora molta traccia”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, incontrando i giornalisti a Palazzo Marino per la prima conferenza stampa post lockdown.

“Non sono in condizioni di chiedere un commissariamento della Regione – ha spiegato il primo cittadino meneghino – non credo che si possa fare una cosa del genere tra sindaco e presidente della Regione. Rimane il fatto che molta della critica alla Regione la condivido, perché è passato parecchio tempo. C’è stata la prima fase in cui non si poteva cambiare dal punto di vista della gestione sanitaria a bisogna presidiare. Ma a questo punto bisogna farlo, perché nessuno di noi sa quanto durerà” ancora la pandemia.

Quindi ha concluso: “Di base non è problema di cambiare una persona ma cambiare strategia e per fare questo serve un’ammissione di coscienza che alcune cose non vanno”.

A chi gli chiedeva di una sua possibile ricandidatura a sindaco per un secondo mandato, Sala ha risposto: “La decisione di ricandidarmi o non ricandidarmi non dipende assolutamente da un’analisi delle possibilità che avrei di vincere. La riflessione è molto basica. Rinuncio a molto e faccio molta fatica. Il prossimo sindaco può essere un sindaco con una capacità di lavoro e di sacrificio straordinaria e sarà ancora più difficile di quando ho preso in mano Milano io. Io voglio solamente riflettere se ho all’interno queste energie per riuscire a farlo”.

“Io non mi vedo meglio in nessun altro ruolo. Il mio dubbio -ha continuato- non nasce dal fatto che ho un’agenda politica diversa e potrei fare altre cose. Per me non c’è niente più interessante in questa fase di fare il sindaco di Milano. Se penserò di farcela, anche se dovessi avere dei sondaggi negativi, non mi preoccuperei e mi candiderei. Se sentirò di non essere in piena forma per potermi prendere questo carico, sarà giusto che lo faccia qualcun altro”.

Nel caso in cui non dovesse ricandidarsi, “non mi sognerei mai di consigliare una persona. Non sarebbe giusto”, ha concluso.