Tripoli replica ad al-Sisi: “Atto ostile e dichiarazione di guerra”  

Tripoli replica ad al-Sisi: Atto ostile e dichiarazione di guerra

(Afp)

Pubblicato il: 21/06/2020 17:13

Arriva la risposta di Tripoli alle parole pronunciate ieri dal presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, che aveva definito “legittimo” un eventuale intervento in Libia, affermando che Sirte e Jufra rappresentano per l’Egitto “una linea rossa”. In un comunicato, il Consiglio presidenziale libico ha denunciato che l’intervento negli affari interni libici e la violazione della sovranità sono “un atto ostile ed una dichiarazione di guerra”.

Il Consiglio presidenziale ha quindi ricordato che Tripoli “da anni chiede, senza successo, una soluzione politica” della crisi libica, “ma ora che il progetto di tirannia è stato sconfitto, alcuni Paesi hanno cominciato a parlare di dialogo minacciando pubblicamente il ricorso ad un intervento militare”. “Noi – prosegue la nota – risponderemo con forza a qualsiasi minaccia contro il nostro Paese e gli Stati che ci minacciano farebbero meglio a occuparsi dei loro problemi di sicurezza”.

Un eventuale intervento militare dell’Egitto in Libia sarebbe “l’ultima opzione per preservare la sua sicurezza” ha chiarito il capo della diplomazia del Cairo, Sameh Shoukry, all’indomani delle dichiarazioni di al-Sisi.

In un’intervista alla tv al-Arabiya, Shoukry ha affermato che l’Egitto si sta coordinando con gli attori regionali e internazionali in Libia e ha sottolineato che un’azione militare da parte del Cairo sarebbe “l’ultima opzione”. “Noi respingiamo il tentativo della Turchia di espandersi in Libia”, ha scandito il ministro egiziano, secondo cui quello che sta facendo Ankara nel Paese vicino e quello che ha fatto in Siria e in Iraq violano la legittimità internazionale.

Shoukry ha poi precisato che l’Egitto sta discutendo la situazione libica con Tunisia e Algeria, con cui esiste “una visione condivisa”. “E’ il momento di un’azione seria per raggiungere la stabilità”, ha esortato infine.