La mamma di Elena Aubry: “Ci sono i primi indagati per la sua morte”  

La mamma di Elena Aubry: Ci sono i primi indagati per la sua morte

Pubblicato il: 23/06/2020 13:23

Ci sono i primi indagati per la morte di Elena. Che quella strada sia la causa della sua morte, mi pare sia fuori da ogni dubbio. Altre due persone cadute lì a 15 giorni di distanza dal suo incidente, tanto da ascoltarmi a chiudere quella strada (lo è stato fatto dopo un anno, almeno per le due ruote). Ma non è bastato: una decina di giorni fa un altro scontro di auto, esattamente davanti all’albero di Elena, sempre ‘per quelle maledette radici'”. Così in un post su Facebook Graziella Viviano, la mamma di Elena Aubry, la 25enne morta su via Ostiense a maggio 2018 mentre era in sella alla sua moto, dopo la notizia dell’iscrizione di tre persone nel registro degli indagati. Sotto accusa ci sarebbero tecnici e funzionari pubblici in relazione alla manutenzione della strada.

“Io non provo odio ‘personale’ verso nessuno. Ma un processo, la Giustizia, non può che stabilire dei principi che devono essere oggettivi. E il principio in questa vicenda è “La strada non deve uccidere“, né Elena, né nessun altro, mai più, ora e sempre. Che la morte di Elena almeno – scrive ancora la madre di Elena – serva a determinare questo: la strada è un elemento del nostro vivere quotidiano, indispensabile per ‘la struttura’ del vivere”.

“Sono una donna di principi, ferrei, dai quali non derogo, ma l’odio, l’accanimento, il giustizialismo ‘ad personam’, proprio non mi appartiene. Un processo stabilisce ‘principi’ di giustizia ed è ‘giusto’ che questi vengano stabiliti e ‘definiti’ una volta per tutte e spero che il processo di Elena su questo aspetto ‘faccia giurisprudenza’”, conclude Graziella Viviano.