Milano, tangenti in appalti metro: 13 arresti 

Milano, tangenti in appalti metro: 13 arresti

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Pubblicato il: 23/06/2020 10:26

La Guardia di Finanza di Milano sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano nei confronti di 13 persone, 12 delle quali poste in custodia cautelare in carcere e una agli arresti domiciliari. Le indagini hanno accertato l’esistenza di un sistema di alterazione delle gare pubbliche indette da Atm, l’Azienda dei trasporti milanesi, centrate sull’operato di un pubblico ufficiale con il ruolo di responsabile dell’Unità amministrativa complessa sugli impianti di segnalamento automazione delle Linee metropolitane della città 1,2, 3 e 5 e alle società create dal funzionario insieme ad altri indagati per interferire nell’assegnazione e nell’esecuzione degli appalti di Atm, parte lesa nel procedimento.

Tra i soggetti coinvolti nel sistema, secondo quanto emerso dalle indagini della Procura di Milano, spiccano in particolare esponenti di Siemens Mobility, Alstom Ferroviaria, Engineering Informatica, Ceit, Gilc, Impianti Civili e Ctf Impianti, tutte società iscritte nel registro degli indagati insieme alle Ivm e Mad System, destinatarie di provvedimenti di perquisizione e sequestro in corso di svolgimento. Secondo le indagini, il metodo seguito dall’associazione consisteva nell’offrire alle imprese interessate a partecipare alle gare d’appalto indette da Atm la consulenza del pubblico ufficiale, sotto forma di fornitura di materiale e informazioni privilegiate, trafugate dalla stazione appaltante, o garantendo la possibilità di sopralluoghi e riservati e perfino la supervisione e correzione delle bozze di offerta, fino all’indicazione precisa delle percentuali di ribasso da offrire ad Atm per battere le imprese concorrenti.

Il tutto in cambio della promessa di versamenti in denaro, proporzionali al valore d’appalto e cadenzati mensilmente, e all’impegno da parte dell’impresa aggiudicataria di coinvolgere nell’esecuzione delle opere, in qualità di subappaltatori e le società Ivm e Mad System o altre imprese con le quali il funzionario concordava le proprie remunerazioni illecite. Fra ottobre 2018 e luglio 2019 sono state registrate promesse e versamenti di denaro per oltre 125mila euro, oltre a diverse utilità quali prestazioni di servizi e benefit vari. Le utilità più significative sono state rappresentate dall’acquisizione, all’imprese gestite dall’associazione, di subappalti di lavori pubblici nella Metropolitana Milanese. Sono stati inoltre raccolti elementi relativi a un altro episodio di corruzione avvenuto nel 2006 per l’assegnazione dell’appalto relativo al sistema di segnalamento della linea metropolitana M1, nell’ambito del quale sono emerse criticità, come le frenate brusche di emergenza che hanno colpito la linea rossa. Inoltre il funzionario di Atm risulta anche intervenuto per pilotare alcune procedure di assunzione di personale nell’azienda di proprietà comunale, favorendo persone prive delle necessarie professionalità e competenza, ma legate all’imprese che lo remuneravano illecitamente.

Le indagini hanno permesso di ricostruire decine di episodi corruttivi e di turbativa d’asta, avvenuti in particolare nel settore degli appalti per l’innovazione e la manutenzione delle Metropolitane Milanesi. L‘inchiesta del Tribunale di Milano ha riguardato otto gare d’appalto, a vario titolo turbate o oggetto di accordi corruttivi, per un importo complessivo di oltre 150 milioni di euro. Le indagini si sono concentrare su 30 persone fisiche e 8 persone giuridiche.