Ritter (Giovani Confapi): “Politica sa solo complicare, ecobonus ne è prova” 

Ritter (Giovani Confapi): Politica sa solo complicare, ecobonus ne è prova

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Pubblicato il: 26/06/2020 17:07

La politica non è capace di semplificare. E la riprova è quanto sta avvenendo con l’econobus. Ne è convinto il presidente di Confapi giovani, Jonathan Morello Ritter, che in un’intervista all’Adnkronos, torna a chiedere al governo decisioni rapide e tempestive per le aziende travolte dalla pandemia. E lo fa partendo dal decreto Semplificazioni, più volte annunciato dal governo atteso sul tavolo del Consiglio dei ministri.

“Dobbiamo proprio dircelo- è il ragionamento del giovane imprenditore- la politica non è capace di semplificare. Un esempio? Basta guardare il nuovo eco- sismabonus 110%: risorse incerte, regole da riscrivere, provvedimenti che non arrivano. Il risultato? Al primo luglio non si potrà partire come previsto, e si parla infatti di uno slittamento al 18 luglio. Ma non era sufficiente mantenere la stessa struttura e semplicemente alzare le relative aliquote?”.

Per Morello Ritter invece “qui sembra che tutto debba sempre passare per l’ufficio ‘complicazione cose semplici’. E questo non lo dico per criticare e basta, anzi, noi imprenditori siamo qui sempre a disposizione per confronti costruttivi e per trovare soluzioni insieme alle istituzioni”.

Un paycheck protection program anche in Italia per sostenere l’occupazione: è il modello al quale guardano i Giovani di Confapi per ripartire e tutelare i posti di lavoro. “Potremmo ad esempio guardarci attorno. In America, per sostenere l’occupazione, danno i paycheck protection program, finanziamenti diretti alle imprese che diventano a fondo perduto se queste mantengono l’occupazione”, dice Morello Ritter.

Commentando poi il rischio di un autunno caldo evocato ieri dalle sigle dei metalmeccanici, “dobbiamo capire che siamo tutti sulla stessa barca- spiega il presidente di Confapi giovani-. Dobbiamo saper rinunciare tutti a qualcosa per poter andare avanti. Oggi per le aziende che hanno calato il fatturato di decine di punti percentuali, ogni giorno è una sfida. Se c’è lavoro si lavora, altrimenti che si fa? Sicuramente le aziende non possono essere i nuovi ammortizzatori sociali per i lavoratori, perché imploderebbero in poche settimane”.

E a proposito di ammortizzatori sociali, per Morello Ritter l’ipotesi che il governo stia lavorando per incentivare le aziende a non utilizzare la cassa integrazione in cambio di una robusta defiscalizzazione del costo dei lavoratori sarebbe “una mossa interessante”. Il punto però, sottolinea il giovane imprenditore “è che prevede che le imprese abbiano a disposizione una grande liquidità, cosa che purtroppo non è così. I finanziamenti bancari sono bloccati al Mediocredito centrale da settimane e ce ne vorranno altre per sbloccarli. Penso, quindi, che ancora una volta sia una proposta che evidentemente non fa parte di un piano di sviluppo ben organizzato. Le differenti iniziative devono essere impostate per essere sinergiche una con l’altra”. Per Morello Ritter, invece, “qui sembra sempre che non ci sia omogeneità negli interventi proposti”.