Gallera: “Io sindaco? Mai pensato, tirato in trappola” 

Gallera: Io sindaco? Mai pensato, tirato in trappola

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Pubblicato il: 29/06/2020 16:09

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, torna a smentire di aver mai pensato di candidarsi a sindaco di Milano. “Non ho mai pensato a nulla e quello è stato uno dei primi elementi di qualcuno che mi ha voluto tirare forse in una trappola” ha spiegato l’assessore intervenendo al convegno ‘I discorsi del coraggio’ a Milano.

“Io sono milanese – ha sottolineato Gallera – ho fatto per tanto tempo il consigliere comunale e l’assessore a Milano. Oggi svolgo un ruolo molto pesante e faticoso e ho il dovere di continuare a portarlo avanti fino a che avrò la fiducia, come la ho oggi, del presidente Fontana, della Giunta e del Consiglio, che con atti formali ha sempre respinto qualunque opzione, compresa la mozione di sfiducia”. Quindi ha sottolineato: “Andrò avanti a pensare alla tutela della salute dei miei concittadini e non penso assolutamente a nient’altro”.

“Chi fa polemica politica usando termini come ‘assassini’ si qualifica da solo. Usare termini in questo modo lo trovo gravissimo, pur in un Paese giustamente democratico in cui ognuno deve essere libero di esprimere le proprie opinioni”, ha detto ancora l’assessore al Welfare.

“Qui ci sono delle persone che hanno salvato delle vite con le azioni che abbiamo compiuto – ha osservato Gallera – se i medici e le infermiere hanno fatto azioni straordinarie all’interno degli ospedali è perché qualcuno ha anche creato le condizioni, modificando i reparti, chiudendo gli ambulatori affinché gli infermieri andassero nei reparti, ampliando le terapie intensive. Siam passati da mille posti letto di pneumologia a 12mila. Se non avessimo fatto queste regole oggi non avremmo salvato molte persone”.

Quindi ha sottolineato. “Con grande umiltà e serenità lo dico. Poi con calma valuteremo cosa si poteva far meglio. In pochi minuti ho dovuto prendere decisioni con la scienza che diceva tutto e il contrario di tutto, non dimentichiamocelo. Con un mondo che non aveva la percezione di quello che stava capitando. Se così non fosse non si capisce come mai ancora oggi negli Usa il numero degli infettati cresca moltissimo”.

Gallera ha poi rimarcato: “Noi abbiamo fatto del nostro meglio e penso che abbiamo fatto tante cose positive. Oggi, evidentemente, stiamo lavorando sugli elementi di debolezza che ci sono stati. Perché io credo che siamo stati presi alle spalle da qualcosa che nessuno ci aveva raccontato cosa fosse. Stiamo rafforzando quegli elementi per essere pronti nel caso malaugurato di una seconda ondata, per affrontarla in maniera migliore”.