Dombrovskis: “Regole Patto di Stabilità torneranno dopo fine recessione”  

Dombrovskis: Regole Patto di Stabilità torneranno dopo fine recessione

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Pubblicato il: 04/07/2020 08:04

“Il Patto di stabilità non è sospeso. Abbiamo solo attivato la “General Escape Clause”, la clausola generale di fuga, che certo ha conseguenze importanti e infatti non stiamo indicando ai governi obiettivi di debito e di deficit”. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Valdis Dombrovskis, il vicepresidente della Commissione che coordina la risposta alla recessione da Covid, precisando che “questa clausola ha anche chiare condizioni di scadenza e si applica in caso di una severa contrazione dell’economia. Quando poi non saremo più in una fase di severa caduta dell’economia, abbiamo detto che l’avremmo disattivata. Non possiamo dire quando, data l’incertezza. Torneremo sul tema in autunno. Di recente l’European Fiscal Board ha suggerito che la clausola andrebbe rivista entro primavera prossima al più tardi”.

I governi, secondo Dombrovskis, “possono aumentare il deficit per la risposta alla crisi. Allo stesso tempo, devono tenere a mente la sostenibilità di bilancio di medio termine. Devono perseguire politiche di bilancio prudenti, non appena la situazione lo permette. Livelli di deficit e debito molto alti sono una fonte di preoccupazione. Nelle nostre raccomandazioni sottolineiamo che i programmi di sostegno in risposta alla crisi dovrebbero essere mirati e temporanei. Ma questo è uno choc simmetrico che investe tutti i Paesi, causato da una crisi sanitaria e nella misura del possibile dobbiamo proteggere la capacità produttiva dell’economia europea, i posti di lavoro, i redditi. Dobbiamo aiutare le aziende sostenibili, quelle che non erano in difficoltà prima del Covid. Ciò richiede interventi su vasta scala. Più riusciremo a proteggere le aziende e l’occupazione ora, prima l’economia rimbalzerà quando la pandemia sarà finita. Dobbiamo tenere a mente la sostenibilità di bilancio di medio termine, ma dobbiamo anche dare una risposta a una crisi su vasta scala”.

“Abbiamo lanciato una revisione delle regole e una consultazione pubblica, in cui abbiamo posto domande su alcuni punti sollevati dall’European Fiscal Board. C’è una tendenza a spostare l’attenzione su regole più semplici: i criteri di spesa pubblica e l’ancoraggio al debito, ovvero l’idea che i criteri di spesa siano aggiustati in base al rapporto debito pubblico-Pil dei vari Paesi. Stiamo anche guardando a come migliorare le politiche anticicliche, in modo che gli Stati costituiscano dei margini di bilancio e abbassino i deficit nelle fasi positive. Lo vediamo in questa crisi: gli Stati che lo hanno fatto adesso sono in situazione molto migliore nel rispondere alla crisi”, continua Dombrovskis.