Conte: “Incontro opposizioni e a settembre Recovery plan italiano” 

Conte: Incontro opposizioni e a settembre Recovery plan italiano

(Afp)

Pubblicato il: 10/07/2020 21:10

“Tutti i colleghi con cui parlo sono nostri alleati. Qui non è un negoziato in cui si hanno vincitori o perdenti. Sono tutti nostri alleati, anche i Paesi frugali”. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando a ‘Stasera Italia News’ dei rapporti con la cancelliera tedesca Angela Merkel.

“Per le riforme, l’Italia, si è già avvantaggiata perché abbiamo già iniziato un processo riformatore. Un passaggio significativo è stato sicuramente il decreto semplificazione che va in Gazzetta Ufficiale nei prossimi giorni, ma non ci fermiamo qui. Abbiamo elaborato un piano per il rilancio e l’abbiamo presentato a tutta la società civile, a tutte le componenti della società italiana. Adesso incontrerò le opposizioni e questo alla fine mi darà la possibilità di chiudere la relazione definitiva e saremo pronti, già a settembre, per presentare il Recovery Plan italiano in Europa“.

“Noi in Europa – ha chiarito Conte – non chiediamo fondi per essere aiutati come Italia, noi chiediamo fondi come tutti gli altri Paesi colpiti, che hanno bisogno di essere accompagnati in una celere ripresa. Per ripartire noi, per ripartire insieme all’Europa. Non è concepibile un’Europa a differenti velocità, quindi noi dobbiamo assolutamente recuperare presto. Dobbiamo misurarci con i grandi player: con gli Stati Uniti, la Cina e tutti gli altri”.

Mentre tornando alle vicende di politica interna, Conte si trincera dietro un ‘no comment’ alla domanda sull’endorsement di Romano Prodi a Silvio Berlusconi. “Non mi faccia commentare le persone in astratto”.

“Per quanto riguarda Forza Italia ho dichiarato che è una forza d’opposizione che ha un ruolo ben distinto da quella che è la responsabilità di governo. Quando dico che, dal punto di vista concreto dei fatti, Forza Italia ha un atteggiamento – pur di opposizione – di dialogo più costruttivo, non sto dicendo ‘voglio Forza Italia nel governo’ e non sto dicendo che la prospettiva deve essere di unità nazionale o un amalgama indistinta; sto dando un giudizio di merito del comportamento concreto che è più costruttivo e più dialogante, tutto qui”.