Mes, Berlusconi: “Dire di no sarebbe un’assurdità” 

Mes, Berlusconi: Dire di no sarebbe un'assurdità

Pubblicato il: 10/07/2020 21:35

“Dovrebbe essere la forza dei fatti, della logica, a convincerlo“, il premier Conte dell’utilità del Mes. Lo dice Silvio Berlusconi in un’intervista a MF-Milano Finanza in edicola domani. “Qualcuno pensa davvero che la nostra sanità, soprattutto al Sud, potrebbe fare a meno dell’aiuto del Mes per aprire e riqualificare strutture sanitarie o per investire nella ricerca e nella formazione del personale? Possiamo negare a sistemi sanitari fragili come quello della Campania 2.725 milioni o a quello della Puglia 2.450 milioni? E’ questo il prezzo della rinuncia al Mes. Con il Mes risparmieremmo in interessi passivi ogni anno nove volte quello che otterremmo con il taglio dei parlamentari. L’Italia è di gran lunga il Paese europeo per il quale il Mes è più conveniente. Dire di no sarebbe un’assurdità dal punto di vista economico, ma anche uno schiaffo politico all’Europa che darebbe ai sovranisti dei paesi del Nord il pretesto per rifiutare altri aiuti all’Italia, visto che spregiamo quelli che ci vengono offerti. Forse è proprio quello che vogliono alcuni avversari del Mes, come i Cinque Stelle: anche per questo ogni collaborazione con loro è davvero impossibile”.

LA RICETTA – Il piano di rilancio del governo dopo l’emergenza coronavirus è “largamente insufficiente”. “Solo uno shock fiscale come quello dato all’economia americana dall’amministrazione Trump potrebbe consentire alle imprese di tornare a fare utili e a creare lavoro in tempi brevi. Negli Usa -ricorda il leader di Fi- gli stati usciti dal lockdown in un solo mese hanno creato oltre tre milioni di nuovi posti di lavoro. Un record che su base mensile resisteva dal 1939. Questa è la strada da seguire, se vogliamo evitare che il danno diventi permanente e che si abbiano conseguenze sociali pesantissime, una volta esaurite le scarse misure assistenziali messe in campo dal Governo”.

DL SEMPLIFICAZIONI – Il decreto semplificazioni “purtroppo è un provvedimento disorganico e insufficiente. Non affronta nessuno dei grandi nodi che avevamo indicato. Avevamo parlato di una sospensione del codice degli appalti, del superamento del regime delle autorizzazioni preventive, di un ‘semestre fiscale bianco’ nel quale sospendere ogni pagamento verso la pubblica amministrazione e di molto altro ancora. Ma non è stato fatto nulla”.

LE TOGHE – “Purtroppo i fatti si incaricano di dimostrare quello che vado denunciando da molti anni: alcuni settori della magistratura, utilizzano la giustizia per fini ideologici e di potere, come strumento di lotta politica e di tutela di carriere poco trasparenti. Questo è un flagello prima di tutto per gli stessi magistrati perbene e poi per tutti i cittadini, anche quelli non direttamente coinvolti, perché è in discussione la stessa rappresentanza democratica”.

DE BENEDETTI – “Non considero l’ingegner de Benedetti un mio antagonista. Il suo profilo di imprenditore e il suo atteggiamento verso la politica non ritengo siano paragonabili ai miei”.