Milano, fermata banda ladri ‘acrobati’: tra loro c’è autore omicidio vigile 

Milano, fermata banda ladri 'acrobati': tra loro c'è autore omicidio vigile

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 10/07/2020 08:59

La Polizia di Stato, a conclusione di una complessa attività investigativa condotta dalla squadra mobile della Questura di Milano e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha fermato una banda di ladri ‘acrobati‘ di origine rom che depredavano lussuosi appartamenti del centro storico. Tra questi, anche l’uomo che il 12 gennaio 2012 travolse e uccise un’agente della polizia locale.

In considerazione della loro mobilità sul territorio e per mettere fine alle loro scorribande criminali, il procuratore aggiunto L. Pedio e il sostituto procuratore F. Crupi, che hanno coordinato le indagini, hanno emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di D.A., nato nel 1994, J.M, nato nel 1997, e N.R, nato nel 1994, tutte persone con numerosi alias e precedenti penali e di polizia.

Tutti e tre sono ritenuti responsabili di alcuni furti consumati nel periodo di febbraio e marzo circa all’interno di lussuosi appartamenti nel centro di Milano, grazie ai quali sono riusciti a sottrarre ingenti somme di denaro, gioielli ed effetti personali, dal valore complessivo superiore a 200.000 euro.

I furti avvenivano nelle ore notturne quando i rei, sfruttando l’assenza delle vittime, riuscivano a introdursi all’interno degli appartamenti forzando i vari punti di accesso, spesso arrampicandosi lungo le grondaie od attraverso i tetti. Gli indagati sono stati rintracciati presso le loro temporanee dimore, tra cui il campo nomadi di via Fogazzaro n. 9 a Corbetta (Mi).

Tra i fermati spicca la figura di N.R., che il 12 gennaio 2012, quando era ancora minorenne, a Milano, piazza Emilio Alfieri, all’interno del parcheggio delle ferrovie nord, alla guida di una Bmw X5, non fermandosi all’alt, aveva travolto e ucciso un agente della polizia locale. Per questo reato, dopo essere fuggito all’estero, è stato poi arrestato e condannato a una pena definitiva di anni 9 mesi 8 di reclusione.

Lo scorso febbraio, dopo aver terminato la misura alternativa a cui era sottoposto, ha immediatamente ripreso le attività predatorie, oggetto delle indagini della Squadra mobile milanese e contestate nel decreto di fermo emesso dalla Procura della Repubblica di Milano. Nel corso delle perquisizioni, è stata sequestrata la somma contante complessiva di 8mila euro e un piccolo lingotto in oro, nonché abiti e numerosi gioielli di marca (Rolex, Cartier, Bulgari, Tiffany, Gucci e Versace). A carico degli stessi sono stati sequestrati anche gli indumenti utilizzati durante i furti contestati, a riscontro dell’attività investigative svolta.