Bentivogli lascia. Benaglia nuovo leader Fim Cisl, “priorità difesa lavoro e contratto” 

Bentivogli lascia. Benaglia nuovo leader Fim Cisl, priorità difesa lavoro e contratto

Passaggio di testimone tra Marco Bentivogli (a sinistra) e Roberto Benaglia (a destra)

Pubblicato il: 13/07/2020 14:23

Roberto Benaglia è il nuovo segretario generale della Fim dopo che Marco Bentivogli ha deciso di cedere il testimone prima della scadenza del secondo mandato. Lo ha eletto il consiglio generale dei metalmeccanici della Cisl ritrovando così una sintonia interna e con la stessa confederazione di via Po.

“Il settore sta vivendo la peggiore recessione dal dopoguerra ad oggi e il sindacato è chiamato a mettere in campo una forte iniziativa per il rilancio del settore. Ai lavoratori dobbiamo risposte. Difendere i posti di lavoro sarà la nostra priorità“, dice dal palco il neo segretario dedicando il suo debutto ai “troppi metalmeccanici oggi in cassa integrazione e i tanti giovani con contratti a termine che già sono stati lasciati a casa”. E a Fiom e Uilm ribadisce la strada unitaria intrapresa da tempo: “incontriamoci già nei prossimi giorni per confrontarci e mettere a punto proposte comuni e di prospettiva. Prolungare gli ammortizzatori e il blocco dei licenziamenti è indispensabile, ma questo tempo va usato per adottare nuovi strumenti di sostegno agli investimenti e dall’occupazione”, gli dice Benaglia.

E poi avanti con la contrattazione che “non può andare in cassa integrazione”, prosegue. “Serve oggi più contrattazione anche innovativa, a partire dal tavolo del rinnovo del Contratto nazionale sul quale vogliamo fin dai prossimi appuntamenti continuare ad esserci con capacità di dialogo, proposta e confronto”, aggiunge.

Nessuna rottura dunque interna alla Fim ma una continuità come d’altra parte lo stesso Bentivogli aveva profilato nel corso del suo intervento di addio dal palco. “Potevamo eleggere un segretario a maggioranza. Ma abbiamo voluto fare un’altra scelta. Una scelta che aprisse una fase nuova. Per questo, io e Annamaria Furlan abbiamo concordato un segretario utile a tenere unita la Fim, come è sempre stata, e a proseguire il rinnovamento dei gruppi dirigenti. La proposta di Benaglia è una proposta forte e garantisce, non solo per la sua elezione ma per gli anni che avrete davanti, l’autonomia della Fim in un rapporto di maggiore cooperazione con la Cisl”, dice ribadendo come le sue dimissioni siano “frutto di una scelta libera”.

Certo, annota Bentivogli, negli ultimi 8 mesi “alcune tensioni interne, di origine esogena, di per sé normali in un’organizzazione aperta alle differenze come la Fim, si stavano trasformando in una fibrillazione permanente”. Crisi quasi normali, queste, “ma che non devono degenerare”. Le sue dimissioni dunque prosegue, “sono state una scelta per trasformare questa fase di tensione in una possibilità di ulteriore crescita della Fim, favorendo, a partire da me, il ricambio del gruppo dirigente”, conclude ricordando come la decisione del 19 luglio “è stata una delle scelte più dolorose della mia vita” ma “ho sempre considerato un errore fare il sindacalista tutta la vita. Fare il sindacalista deve essere sempre una scelta di libertà e volerlo fare troppo a lungo rischia di portarti a modificare l’organizzazione per garantire la propria eternità sindacale”.

Ma a una frecciata Bentivogli non sa e non può rinunciare. “Quando si parla dei caratteri dei dirigenti si fa un torto alla dialettica politica. E spesso chi ne parla non è esattamente un campione del buon carattere. Qualcuno sostiene che si dice che ha un brutto carattere solo di chi ne ha uno. Non nego di essere in alcune occasioni un po’ ruvido, duro ed esigente ma molto e forse troppo diretto”, dice . “Vi assicuro, non mi autoassolvo ma non considero di carattere migliore chi parla solo del lavoro altrui, chi lavora per mettere in cattiva luce gli altri, chi parla rigorosamente solo alle spalle. Non ha un buon carattere chi non ha il coraggio di dire mai quello che pensa e di prendere parola”, conclude.