Covid, Mauri: “Troppo rilassamento, la pagheremo cara a ottobre” 

Covid, Mauri: Troppo rilassamento, la pagheremo cara a ottobre

Immagine di reperorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 15/07/2020 11:44

“C’è una percezione del rischio che mette tutti in difficoltà: il fatto che non si rispettino le regole soprattutto il distanziamento interpersonale e le mascherine può avere effetti molto negativi. Bisogna essere rigorosi in attesa dell’autunno”, in modo tale che un eventuale aumento dei contagi “sarà basso. Se invece oggi ci rilassiamo troppo, rischiamo di pagarla consistentemente ad ottobre“. Lo ha detto Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, a Radio24 parlando dell’emergenza coronavirus e dei controlli sul territorio. “Devo dire dai commercianti agli imprenditori balneari stanno tutti rispettando le regole”, ha aggiunto Mauri rivolgendo “un forte appello” ai singoli invitandoli a “all’autoregolamentazione e alla responsabilità personale”.

“Una forte autoregolamentazione dei comportamenti” aiuta anche l’attività di controllo da parte delle forze dell’ordine, “altrimenti complicatissima”, ha sottolineato Mauri. “La riunione di ieri è stata particolarmente positiva. La ministra Lamorgese ha presentato una seconda bozza che recepisce molte delle proposte che le forze politiche hanno avanzato in queste settimane di incontri. E’ un testo avanzato: si ricostruisce un sistema di accoglienza degno di questo nome, con gli Sprar, favorendo l’integrazione”. Lo ha detto Matteo Mauri, viceministro dell’Interno, a Radio24, all’indomani del vertice al Viminale sui decreti sicurezza. “Bisogna riportare il sistema in una dimensione umana, garantire che l’accoglienza venga fatta per piccoli nuclei e distribuiti sul territorio”. Mauri critica dunque la scelta che fece Salvini con i decreti “di mettere i richiedenti asilo in grandi centri con pochi servizi” ed esorta: “bisogna cambiare il meccanismo e riportarlo a come era prima”. “Avere delle persone integrate, che conoscono la lingua, che riescono a inserirsi nel sistema credo sia interesse di tutti ed è l’opposto di cercare il conflitto”, ha aggiunto.