Dl Rilancio, Senato vota la fiducia: è legge  

Dl Rilancio, voto di fiducia al Senato

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Pubblicato il: 16/07/2020 09:56

Terminato in Aula del Senato il dibattito sulla fiducia posta dal governo sul dl Rilancio. Dopo la discussione generale, sono iniziate al Senato le dichiarazioni di voto.

“Al Senato stiamo discutendo la fiducia per la conversione del decreto Rilancio, che distribuisce 55 miliardi. Un provvedimento fondamentale, ma dalle opposizioni arrivano solo critiche, lamentele, demagogia. Totale irresponsabilità: forse non lo hanno letto. E’ facile dare la colpa al governo per tutto ciò che non ha funzionato, quando invece c’entrano anche le Regioni e la burocrazia. Non avevamo la bacchetta magica, ma abbiamo erogato cassa integrazione, bonus per i professionisti, fondi alle imprese, bonus vacanze. Ora assumiamo 9600 infermieri e potenziamo la medicina territoriale, sostenendo in modo cospicuo il Sistema sanitario nazionale. L’obiettivo è rimettere in moto l’economia, in una situazione in cui il virus non è stato sconfitto e permane l’emergenza. Insieme possiamo farcela”. Lo dice la senatrice Paola Boldrini, capogruppo del Pd nella Commissione Sanità, che è intervenuta nell’Aula del Senato.

“Forza Italia non voterà la fiducia a questo decreto che di rilancio ha solo il titolo e che arriva in Aula addirittura senza relatore”. Lo ha dichiarato Alessandra Gallone, vicepresidente dei senatori di Forza Italia, durante la discussione generale in Senato sul dl Rilancio. “Non daremo la fiducia a un governo che non ha mai dato fiducia ai cittadini e li umilia imbavagliando i rappresentanti del popolo italiano – ha aggiunto la senatrice – Non possiamo dare la fiducia a questo esecutivo per rispetto dei professionisti che non hanno ricevuto fondi; delle madri costrette a lasciare il lavoro per seguire i figli; dei presidi e dei docenti sui quali avete scaricato tutte le responsabilità di una scuola che è stata l’ultimo dei vostri pensieri; del mondo agricolo a cui non avete concesso i voucher per far lavorare gli italiani”, ha affermato la senatrice Gallone.

“Non vi daremo la fiducia per rispetto del settore dell’automotive e del trasporto privato, del turismo, dell’edilizia, dello spettacolo. Siete inadeguati, incapaci di vivere nella realtà. Uscite dal mondo dei social e dagli schermi tv, parlate alla gente e forse capirete che dietro la grande dignità del popolo si nascondono drammi quotidiani terribili. E proprio per rispetto dell’Italia e degli italiani – ha concluso – non avrete la nostra fiducia”.

“Le false promesse che questo governo ha fatto a lavoratori, imprese e commercianti hanno sortito una sola ed unica verità: l’Inps sta respingendo massivamente tutte le domande di cassa integrazione che continuano ad essere presentate. Questa maggioranza targata Pd-M5S anziché pensare di smontare i decreti sicurezza o fermare quota 100 nel 2021 dovrebbe darsi altre priorità e cercare prima possibile di non far diventare l’Italia un paese economicamente morto”. Lo dichiara la senatrice del Gruppo Lega Tiziana Nisini durante l’intervento in Aula.

“A questo governo -avverte- va riconosciuto però di avere una buona dose di creatività: dal Cura Italia in poi… nei titoli grandi speranze, nella sostanza, ahimè… l’intervento è riuscito, il paziente è morto!”. “Ci siamo illusi -spiega- che le nostre proposte rivolte a favore di commercianti, dei piccoli imprenditori e delle imprese del trasporto di navigazione che evidentemente hanno subito drastici crolli di fatturato e che quindi miravano al risarcimento degli stessi potessero essere almeno discusse in commissione, ma la maggioranza non ce lo ha permesso”.

“È importante agire adesso -sottolinea- non solo a livello nazionale, ma anche per le aziende che ci rappresentano nel resto del mondo, come ad esempio per il settore orafo-argentiero che è stato completamente dimenticato da questo governo. Per questo settore avevamo collaborato con i parlamentari di tutti i Gruppi politici, perché è un settore importante e rappresenta un fiore all’occhiello del Made in Italy nel mondo: anche questo è stato rimandato al prossimo provvedimento”.