Coronavirus Cina, lockdown nello Xinjiang: ‘chiusa’ Urumqi 

Coronavirus Cina, lockdown nello Xinjiang: 'chiusa' Urumqi

(Afp)

Pubblicato il: 17/07/2020 14:53

Urumqi in lockdown. Nel capoluogo della regione dello Xinjiang (nell’estremo nordovest della Cina), con 3,5 milioni di abitanti, è ferma da ieri sera l’unica linea della metropolitana e sono stati cancellati voli in arrivo e in partenza. Lo riporta il South China Morning Post, mentre il Quotidiano del popolo riferisce di sei casi confermati di coronavirus e di altri 11 relativi a soggetti asintomatici a Urumqi. Qui, si legge, ci sono anche 135 persone sotto “osservazione”.

Il South China Morning Post, basandosi su post diffusi sui social media, racconta di “scene di panico” nei supermercati dopo l’annuncio di limitazioni agli spostamenti in alcuni complessi residenziali. “Fermeremo la catena di trasmissione – ha promesso il Partito comunista cinese nello Xinjiang – Rafforzeremo il controllo nei luoghi affollati”.

Secondo la Bbc, sono stati cancellati più di 600 voli da e per l’aeroporto Diwopu-Urumqi, più dell’80% dei collegamenti previsti per oggi. E, oltre all’unica linea della metropolitana, sono stati fermati anche molti bus. Sui social media circolano informazioni secondo cui sarebbe stata di fatto ‘isolata’ anche Kashgar, un’altra città dello Xinjiang, regione abitata dalla minoranza musulmana degli uiguri, oggetto di una politica da parte di Pechino fortemente contestata da più parti.

La Cina, primo Paese al mondo a fare i conti con il coronavirus, ha finora confermato 83.622 casi e 4.634 in tutto il gigante asiatico.