Roma, l’Auditorium viene intitolato a Ennio Morricone 

Roma, l'Auditorium viene intitolato a Ennio Morricone

Immagine di repertorio

Pubblicato il: 17/07/2020 14:23

Si è aperto sulle note di ‘C’era una volta in America, il tema di Deborah’, eseguito dall’orchestra dell’accademia Santa Cecilia l’omaggio dell’assemblea capitolina al maestro Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio scorso. L’aula Giulio Cesare è stata convocata oggi in via straordinaria per intitolare l’Auditorium ‘Parco della Musica’ al maestro.

“L’Auditorium era casa sua. Sono molto emozionato, vorrei che parlassero altri perché in questo momento mi sento un po’ con la lacrima facile. Perdonatemi’’ ha detto il figlio Marco nel corso dell’assemblea.

Molti gli ospiti presenti in Aula Giulio Cesare che hanno preso la parola per ricordare il compositore: dal regista Giuseppe Tornatore al compositore Nicola Piovani, dall’avvocato Giorgio Assumma al dg Siae Gaetano Blandini. Non era presente in aula, invece, la moglie di Morricone, Maria Travia.

“Oggi è una giornata storica. Abbiamo voluto rendere omaggio al maestro Ennio Morricone intitolando e rinominando l’Auditorium in Auditorium Ennio Morricone” ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine della cerimonia.

“Poi una sorpresa da parte di un amico di famiglia Renato Zero che ha voluto lasciare un ricordo. La città si stringe, ricorda e soprattutto prende e si fa carico di una grande e importante eredità. Il maestro è noto in tutto il mondo, a noi il compito di continuare a tenere viva la sua memoria. C’è l’impegno a denominare una strada e poi con l’Auditorium stiamo già elaborando una serie di iniziative proprio per continuare per quanto possibile la sua attività e continuare a far rimanere vivo, forte dentro ciascuno di noi il suo nome e la sua opera”.

Ennio Morricone oltre a essere ‘Romano de Roma’ ha vissuto a Roma, ha dato lustro alla sua città. Pur portando la sua opera in giro per il mondo ha sempre deciso di stare e tornare qui e i romani questo lo hanno sentito. Poi la sua grandissima capacità di avvicinare una musica, sempre stata definita colta, alla gente, al popolo. Far capire quanto la musica possa parlare a tutti e sia un messaggio universale che non ha bisogno di parole e conoscenza perché arriva diretta e parla con le nostre emozioni. Lui ha saputo parlare a tutti, è un grandissimo merito”.