Lazzari (Ordine Psicologi): “Servono regole per smart working” 

Lazzari (Ordine Psicologi): Servono regole per smart working

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Pubblicato il: 20/07/2020 17:03

“Le indagini che abbiamo fatto ci dicono che ci sono stati problemi rispetto allo smart-working. In realtà lo smart-working è un meccanismo che premia il risultato più che il tempo, ma che richiede una certa preparazione. Non è semplicemente il fatto che io anziché lavorare da in ufficio lavoro da casa. Purtroppo noi ci siamo trovati, più che in smart-working, a lavorare da casa, senza tempi né orari e con un’invasione reciproca anche tra momenti di relax e lavoro. Tutto questo richiede regole e consapevolezza nuove, fare riflessioni e proposte per affrontare questa nuova realtà”. Lo ha detto David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli Psicologi, in un’intervista a Radio1.

“Abbiamo sottolineato al governo – ha continuato Lazzari – la necessità di una psicologia anche nella rete pubblica, perché attualmente l’80% delle persone in Italia che utilizzano uno psicologo lo fanno privatamente. Tra le varie cose, abbiamo proposto un bonus psicologo per le fasce più a rischio e più fragili, l”inserimento dello psicologo nella scuola e soprattutto rinforzare la presenza degli psicologi nel Servizio Sanitario nazionale. Inoltre, stiamo dialogando con le aziende per aiutarle a costruire delle consulenze nella riorganizzazione del lavoro”.

Per il presidente del Cnop, “c’è la necessità di utilizzare le risorse in maniera intelligente, nuova. Io spero che da questa vicenda il nostro Paese sia capace di imparare, di riformare e di innovare. Abbiamo bisogno di uno sguardo nuovo e di mettere in campo risorse nuove. Da tutte le crisi si può uscire verso l’alto o verso il basso e noi dobbiamo fare di tutto per uscire verso l’alto”.

“Una buona parte dell’utilizzo di ansiolitici o antidepressivi nel nostro Paese è inappropriato, vengono presi contro quelle che sarebbero le norme di sicurezza e di salute. Un uso indiscriminato crea dipendenza e una serie di effetti collaterali. Bisogna farlo solo su prescrizione medica, evitare le cure fai da te e pensare che un disagio psicologico, un problema, una situazione di difficoltà, di stress, il dover superare una prova o un esame, non si affronta con il farmaco. Si affronta con un aiuto psicologico e trovando dentro di sé le risorse per poter affrontare il problema”, sostiene Lazzari “Il farmaco è una scorciatoia che sembra in quel momento aiutare, ma, se abusato, finisce per danneggiare”, ha concluso