Piacenza, Ordinario Militare: “Misure dure per carabinieri corrotti” 

Piacenza, Ordinario Militare: Misure dure per carabinieri corrotti

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Pubblicato il: 23/07/2020 19:35

I fatti avvenuti nella caserma di Piacenza sono di una “gravità inaudita”. L’arcivescovo Ordinario Militare Santo Marcianò, in una intervista all’Adnkronos, chiede tolleranza zero nei confronti dei responsabili. “E urgente – dice – che nei loro confronti vengano assunte le misure legali più giuste e dure,necessarie a proteggere la comunità civile nonché tutti gli uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine impegnati nella propria missione con l’onestà, la dedizione, talora l’eroismo, che tutti riconosciamo”.

Una vicenda, denuncia con preoccupazione l’Ordinario Militare per l’Italia, che porta ancora una volta a galla la piaga della “corruzione”. “La vicenda accaduta nella caserma di Piacenza – dice mons. Marcianò- è di una gravità inaudita e porta alla luce il problema delicatissimo della corruzione, sul quale occorre riflettere e sul quale lo stesso papa Francesco si è più di una volta espresso con una durezza per lui inusuale; e la corruzione implica che nel sentire e nell’agire umano inizi un processo di deterioramento che stravolge le categorie del bene e del male, riflettendosi in comportamenti illegali, violenti e senza scrupoli”.

L’Ordinario Militare riflette su chi è coinvolto nella vicenda della caserma di Piacenza : “Protagonisti sono carabinieri che si sono lasciati corrompere, così come purtroppo accade – ed è accaduto anche durante il lockdown -, per altre categorie di lavoratori, professionisti, uomini delle istituzioni. E’ dunque urgente che nei loro confronti vengano assunte le misure legali più giuste e dure, necessarie a proteggere la comunità civile nonché tutti gli uomini e donne delle Forze Armate e Forze dell’Ordine impegnati nella propria missione con l’onestà, la dedizione, talora l’eroismo, che tutti riconosciamo”.

Del resto, annota, “che l’opinione pubblica sia stata giustamente tanto colpita, è pure significativamente sintomatico di quanto l’Arma sia punto di riferimento per i cittadini italiani”. L’arcivescovo Marciano’ chiede tolleranza zero verso i colpevoli anche per non gettare fango sul lavoro di quanti operano con senso di giustizia: “Mi auguro dunque che l’episodio di Piacenza sia condannato con decisione e non vada a infangare o colpire chi opera con senso di giustizia per difendere proprio quei valori che questi pochi hanno tradito; al contempo, spero che questa sia per tutti, non solo per i carabinieri, preziosa occasione per una riflessione culturale capace di superare un’idea di libertà intesa come soddisfazione di bisogni e averi e di riportare al centro della vita sociale e dell’educazione il rispetto della vita e della dignità di ogni persona, unico valore in grado di contrastare tutti i germi di violenza e di corruzione”.