Conto corrente, quasi 6 milioni di italiani ignorano i costi  

Conto corrente, quasi 6 milioni di italiani ignorano i costi

Pubblicato il: 25/07/2020 09:49

Quasi 6 milioni di italiani ignorano i costi del proprio conto corrente, circa il 15% dei titolari di un conto bancario. In particolare le meno informate sono le donne, il 16,6% rispetto al 12,5% del campione maschile e i correntisti con un’età compresa tra i 45 e i 54 anni, il 17,3%. Sono questi i risultati di un’indagine condotta per Facile.it da mUp Research e Norstat. Ma non solo. Il rapporto esamina anche come sia cambiata la percezione e le priorità degli italiani sulle spese di casa, e nello specifico sul conto corrente, a seguito dell’emergenza Covid. Se a gennaio 2020 il 17,3% del campione i riteneva il costo del conto corrente una delle voci più pesanti sul budget familiare e addirittura il 17,5% desiderava ridurne il peso, con il lockdown i valori sono calati, passando, a luglio, 2020, rispettivamente al 16,1% e al 16,9%, segno evidente di come l’attenzione delle famiglie si sia spostata su altre voci di costo.

In particolare, sono i correntisti tra i 65 e i 74 anni di età a percepire che il conto incida meno sul budget famigliare (12,4%) e solo l’8% dei giovani con un’età compresa tra i 18 e i 24 anni vorrebbe riuscire a risparmiare in questo ambito. Ma i costi sono davvero aumentati? Dall’analisi di Facile.it è emerso anche che il 14,6% dei correntisti ha lamentato un aumento del costo del proprio conto corrente durante il periodo marzo-giugno 2020 rispetto ai mesi precedenti al Covid.

Ma se gli italiani vorrebbe risparmiare sul conto corrente sono pochi coloro che trasformano il desiderio in realtà: tra marzo e giugno 2020, solo il 4,8% dei correntisti, pari a 1.998.021 individui, ha dichiarato di aver cambiato conto, percentuale bassa, ma che evidentemente risente delle oggettive difficoltà logistiche durante il periodo di lockdown.

Guardando invece a chi ha cambiato conto, sempre secondo quanto rilevato per Facile.it da mUp Research e Norstat, emerge che più di 1 su 4 (27%) lo ha fatto perché la propria banca non forniva un servizio di home banking. Il 23% ha invece preso la decisione perché riteneva inadeguato l’home banking offerto dal suo istituto.I più inclini a cambiare conto corrente sono stati gli uomini (5,4% vs 4,3% delle donne), i giovani con età compresa fra 25 e 34 anni (9,5%) e i residenti nel Nord-Est (5,8%).Un altro dato emerso dall’analisi è che il 5% degli intervistati, soprattutto al Sud (10%) e di età tra i 25 e i 34 anni, dichiara di non avere un conto corrente.