Zaia: “Mes? Regioni non devono essere tirate in ballo” 

Zaia: Mes? Regioni non devono essere tirate in ballo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 25/07/2020 12:02

“Non voglio fare polemiche né con il segretario del mio partito né con il governo. Così come non sto al gioco di chiedere alle Regioni se i soldi del Mes vadano presi o meno. Non è a noi che voi giornalisti dovete chiedere. Non devo essere io d’accordo ma il governo, che al suo interno litiga perché c’è chi come il Pd ritiene che il Mes sia a costo zero e chi come i 5 Stelle non la vede allo stesso modo. A me risulta che le condizionalità ci saranno, e quindi bisogna stare attenti sulle conseguenze sul piano pratico di un sì al Mes”. Lo dice, intervistato da La Stampa Luca Zaia, presidente della Regione Veneto a proposito del Mes.

E in merito alle risorse destinate alla Sanità spiega:“Per la verità è tutto da capire se veramente una parte di quei soldi andrebbero alle Regioni, perché questo passaggio non è mica tanto chiaro. Per questo dico che bisogna valutare bene le condizioni, chiarire a monte i vincoli della partita. Mi inquieta che all’interno della maggioranza ci siano divergenze così forti su questa materia, e non solo su questa per la verità”.

Sempre sul Mes ribadisce: “Ripeto, non mi farà litigare con nessuno. Trovo lunare che le Regioni siano tirate in ballo sul Mes per il semplice fatto che non c’entrano nulla e non sono in grado di decidere per il sì o per il no”. Infine sull’accordo per il Recovery Fund dichiara:”Prendo atto che all’Italia andranno 209 miliardi, con 81 a fondo perduto, e penso sia corretto che l’ Europa ci dia questi soldi a fronte di riforme che dobbiamo fare. Il mio dubbio è se queste riforme si faranno veramente. Questi soldi non vanno sprecati in misure assistenziali. Assistenzialismo zero. Per capirci, al posto di dare 600 euro a una persona per stare a casa a guardare la televisione, diamo i soldi alle imprese affinché la assumano”.

“Questi soldi – si chiede Zaia – serviranno ad abbassare le tasse? Non mi sembra che si vada in questa direzione, in un Paese come il nostro che ha un total rate tax del 66% contro 46% della media europea: paghiamo ventidue punti in più di tasse. Il governo parla di sburocratizzazione e digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Vedremo quali riforme verranno fatte o se invece questo fiume di soldi finirà nei rivoli dell’assistenzialismo”.