Maceratini, l’addio della destra all’uomo del dialogo  

Maceratini, l'addio della destra all'uomo del dialogo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 27/07/2020 19:45

L’ultimo saluto a Giulio Maceratini, storico protagonista della Destra italiana, nella chiesa gremita di San Francesco a Ripa a Roma, ha visto insieme numerosi esponenti della politica di ieri e di oggi, militanti e quanti lo hanno conosciuto nel corso della sua lunga carriera politica e della sua vita. Al funerale dello storico esponente del Msi e di An, morto l’altro ieri all’età di 82 anni, erano presenti testimoni di un uomo giudicato trasversalmente del dialogo e del confronto mai sopra le righe. A onorare la memoria dell’ex capogruppo An al Senato, in prima fila, in chiesa, oltre ai famigliari di Maceratini, il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri e il senatore di Fdi, vicepresidente del Copasir Adolfo Urso.

Tra le prime file, anche il senatore Pier Ferdinando Casini, che ha definito Maceratini un “uomo di destra coerente e rigoroso, ma capace di slanci di grande calore ed umanità”, l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, militante sin da giovanissimo nelle organizzazioni giovanili del Msi, il senatore della Lega (ed ex An) Claudio Barbaro. E ancora, tra i banchi di San Francesco a Ripa Giuliana de’ Medici, figlia di Giorgio Almirante, storico segretario del Movimento sociale italiano.

Giulio Maceratini era un uomo di grande fede, ha ricordato il sacerdote che ha officiato l’omelia, “una fede dove ha associato l’esperienza di vita cristiana all’impegno politico. Come diceva Paolo VI, ha ricordato il sacerdote – la politica è la forma più alta di carità. Giulio Maceratini ha fatto di tutto perchè la sua vita fosse spesa bene, al servizio della società”.

Al termine dei funerali, nella piazza di San Francesco a Ripa tra i rioni di Trastevere non ci sono solo protagonisti storici della politica ma almeno un centinaio di militanti e simpatizzanti. A dare l’addio a uno dei punti di riferimento della Destra italiana, molti giovani schierati ad attendere il feretro con un lungo striscione con su scritto ‘Colle Oppio’ sulla bandiera italiana. E ancora un altro picchetto con altre bandiere, e una grande corona di fiori bianchi rossi e verdi. Colle Oppio, luogo storico di destra perchè ex sede del Fronte della Gioventù, dove proprio in questi giorni Fratelli d’Italia ha organizzato la festa di partito, durata tre giorni, la prima a Roma dopo il lockdown.

L’ultimo saluto a Maceratini è stato accompagnato da cori e dal “presente” di giovani e vecchi militanti sotto un sole cocente che pronunciavano il suo nome, dando così l’addio che il popolo di destra gli ha voluto dedicare.