Ponte Genova, Inno Mameli chiude serata tributo per maestranze simbolo Italia che riparte   

Ponte Genova, Inno Mameli chiude serata tributo per maestranze simbolo Italia che riparte

Pubblicato il: 28/07/2020 10:10

Si è concluso con l’esecuzione dell’Inno di Mameli il concerto ai piedi del nuovo Ponte di Genovadiretto dal maestro Antonio Pappano che ha guidato l’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma nell’esecuzione della Quinta di Beethoven in occasione della serata “Il Nuovo Ponte di Genova: Costruire il futuro” promossa da Webuild e Fincantieri, ed organizzata da Webuild. Un appuntamento che segna la fine di un anno intenso di lavori con cui, nel ricordo delle vittime del crollo del Ponte Morandi, si è voluto dare un tributo speciale a operai, ingegneri, tecnici di tutte le società e istituzioni che hanno partecipato alla costruzione record dell’opera.

Con lo slogan “Io c’ero”, in platea, oltre all’Architetto Renzo Piano, all’AD di Webuild Pietro Salini e al Direttore Generale di Fincantieri e Presidente di PerGenova Alberto Maestrini, il governatore della Liguria Giovanni Toti, il sindaco e commissario straordinario Marco Bucci, l’Arcivescovo di Genova Mons. Marco Tasca e il cardinale Angelo Bagnasco. Consegnato a tutti il libro prodotto con Rizzoli “Il Nuovo Ponte di Genova – Cronaca di una rinascita” e la medaglia commemorativa.

Questo ponte – ha dichiarato Pietro Salini – rappresenta il gigantesco orgoglio di essere parte di questo sogno, insieme a gente meravigliosa che lo ha fatto col cuore. È stato fatto da tutti noi, col cuore di Webuild. Noi siamo quelli che costruiscono, qui ci sono le persone che con le mani sanno fare questo. Stasera diciamo grazie a chi ha messo il cuore in quest’opera. E che ci fa dire ce l’abbiamo fatta”. E commentando la targa bronzea di 6 metri svelata durante l’evento che riporta i nomi di chi ha realizzato l’opera, ha aggiunto: “E’ una soddisfazione essere qui davanti ai volti di quegli oltre 1.000 nomi incisi in questa grande targa che hanno dato fiducia e speranza a tutto il Paese in un anno così complesso”.

Ho tre pensieri – ha dichiarato Bucci – il primo è per le 43 vittime e le loro famiglie. Poi penso alla città di Genova e ai suoi 600mila cittadini, che hanno sofferto la caduta del Ponte. Poi penso a voi – ha detto rivolgendosi agli operai di PerGenova, Webuild e Fincantieri seduti in platea – che a questo ponte avete lavorato. Siete bravi, siete i tecnici di società che sono prime al mondo e avete lavorato col cervello e con il cuore. C’è stata la passione. Voi siete l’Italia del fare. Lo direte a tutti: “io ho fatto il ponte””.

Sulla stessa linea anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, che salutando gli operai impegnati nella costruzione dell’opera ha ricordato: “Il nuovo ponte di Genova non è solo un modello, è lo spirito di Genova, la capacità di tante persone di lavorare insieme e di credere ad un obiettivo condiviso”.

La stessa soddisfazione che ha espresso Renzo Piano commentando il ponte ormai concluso: “E’ un ponte genovese? Credo di sì, è un ponte che fa bene il suo mestiere. E’ un ponte urbano. Ed è figlio di una tragedia. Io ci ho messo l’idea, sono le persone che lo hanno costruito. Questo non è un ponte, è una nave, un bianco vascello. E’ sobrio, semplice, forte”.

“Questo è un vero debutto – ha dichiarato Pappano poco prima di esibirsi – questa sera eseguiamo musiche di Beethoven, che era il più grande ‘architetto musicale’ che ci sia mai stato nella storia. Con la sua creatività, le sue doti come sperimentatore, come figura grintosa per quanto riguarda lo sforzo per arrivare a finire un progetto, è la metafora perfetta per questa serata”.

Dopo i saluti iniziali, l’orchestra ha intonato uno dei brani più strazianti e emozionanti di Samuel Barber, dedicato alle 43 vittime del crollo del Morandi. A seguire la potenza dell’incipit della Quinta di Beethoven espressa nel gesto di grande forza di Pappano. Al termine oltre un minuto di applausi per l’orchestra, straordinaria nell’esecuzione considerata l’acustica, e per il suo direttore.

Webuild, il nuovo Gruppo che nasce nel 2020 da Salini Impregilo, è uno dei maggiori global player nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l’energia idroelettrica, l’acqua, i green buildings (sustainable mobility, clean hydro energy, clean water, green buildings), supportando i clienti nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile – SDG. Il Gruppo è l’espressione di 114 anni di esperienza ingegneristica applicata in 50 paesi in cinque continenti, con 50.000 dipendenti tra diretti e indiretti, di oltre 100 nazionalità.

Riconosciuto per 5 anni da Engineering News – Record (ENR) come prima società al mondo per la realizzazione di infrastrutture nel settore acqua (dighe, progetti idraulici e di smaltimento acque reflue, impianti di potabilizzazione e dissalazione), dal 2018 è incluso nella top ten del settore ambiente ed è anche leader nel settore della mobilità sostenibile (in particolare metropolitane e ferrovie, oltre a strade e ponti). Firmatario del Global Compact delle Nazioni Unite, il Gruppo esprime le sue competenze in progetti come le metropolitane di Milano M4, Grand Paris Express, Cityringen di Copenhagen, Sydney Metro Northwest in Australia, Red Line North Underground a Doha, Linea 3 Metro a Riyadh; le linee ferroviarie ad alta velocità in Italia; il nuovo Ponte di Genova in Italia e il nuovo Gerald Desmond Bridge a Long Beach, California; l’espansione del Canale di Panama; l’impianto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia; la diga di Rogun in Tajikistan; l’Anacostia River Tunnel e il Northeast Boundary Tunnel a Washington D.C.; lo stadio Al Bayt, che ospiterà la coppa del mondo del 2022 in Qatar.

Alla fine del 2019 ha registrato un valore complessivo di nuovi ordini di €8,1 miliardi, un portafoglio ordini totale di €36,2 miliardi, con oltre l’85% del backlog costruzioni relativo a progetti legati all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, e il 60% relativo a progetti focalizzati alla riduzione di emissioni di gas serra. Webuild, soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Salini Costruttori S.p.A., ha sede in Italia ed è quotata presso la Borsa di Milano (Borsa Italiana: WBD; Reuters: WBD.MI; Bloomberg: WBD:IM).