Zingaretti vs Salvini: “Su mascherine pessimo e diseducativo”  

Zingaretti vs Salvini: Su mascherine pessimo e diseducativo

Afp

Pubblicato il: 29/07/2020 15:39

“Togliere la mascherina, come è avvenuto per Salvini, è pessimo. Dare il cattivo esempio la trovo davvero di cattivo gusto; è diseducativo”. Lo ha detto Nicola Zingaretti a SkyTg24. Poi, sulle polemiche dopo la proroga dello stato d’emergenza, il segretario Pd aggiunge: dire che la proroga allunghi la vita della maggioranza e del governo sono “brutte, sbagliate, ipocrite ricostruzioni”. “Sono stato quello – ha aggiunto a proposito dell’esecutivo – che più ha insistito sulla lealtà al governo ma per fare le cose. Il nostro pungolo è servito su Aspi, Alitalia, l’Europa. A me non fanno paura i problemi, i problemi vanno risolti, e combatto quando vedo che c’è pigrizia nell’andare avanti”.

Di legge elettorale, cambia quindi argomento, ora “ne discuteremo con tutti. Siamo stati leali a discutere all’interno della maggioranza e poi apire un confronto con l’opposizione. Se la maggioranza non c’è più perché qualcuno ha cambiato idea penso dobbiamo trovare un confronto con tutti”. Confronto anche sul maggioritario? “Appunto” ha replicato il leader del Pd.

Per quanto riguarda invece i flussi migratori “sta accadendo qualcosa di prevedibile, la crisi economica e sociale riguarda anche il nord Africa e c’è un aumento dei flussi all’improvviso. Penso che bisogna coinvolgere Onu e Unione europea per avere flussi regolari, perché il problema è nei flussi irregolari. Serve più protagonismo dell’Ue, come sul Recovery fund bisogna aprire con stessa determinazione questo capitolo”. E in Libia, “quando c’è una violazione dei diritti, è un errore far finta che non c’è un problema. Casomai bisogna starci di più”. Lo ha detto Nicola Zingaretti a SkyTg24.

“Non si migliora la situazione se quel’area finisce sotto l’egida della Russia o della Turchia – ha spiegato il segretario del Pd -. Deve muoversi l’Europa e l’Italia deve essere protagonista, non scappare ma pretendere che i diritti umani vengano rispettati. Non si può dire andiamo via”.

“Il mio stimolo è per fare sempre di più. Sino a ora non abbiamo ottenuto i risultati che volevamo ottenere, ma questo non vuol dire gettare la spugna”, ha concluso.