Covid, cambia carta identità contagiati: ecco il nuovo identikit 

Covid, cambia carta identità contagiati: ecco il nuovo identikit

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 30/07/2020 19:43

E’ cambiata completamente la carta d’identità del contagiato. Oggi è molto più giovane, poiché l’età media si è abbassata soprattutto nell’ultimo mese: il 52% sono persone che vanno dai 18 ai 50 anni, il 12% fino a 18 anni. E spesso non è italiano. Anzi solo nella giornata di oggi i non italiani fra i contagiati sono un terzo. Nei giorni scorsi, l’altroieri erano quasi i due terzi”. A tracciare il nuovo identikit del contagiato da Covid-19 nel Belpaese è Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettiva Lazzaro Spallanzani di Roma.

“Lo dico – spiega intervenendo oggi al webinar ‘Andare in vacanza in maniera consapevole e responsabile’ promosso da Canova Club – perché ci troviamo davanti a un virus che si è comportato spesso in una maniera atipica” e va fronteggiato con “capacità organizzativa”. “Molti colleghi e istituzioni che dovrebbero essere autorevoli e in qualche caso non lo sono state, enfatizzavano fino alla catastrofe il messaggio ‘Non abbiate paura’, rendendo i cittadini più deboli. Siamo stati fortunati, o bravi, non lo so. Ma la nostra flessibilità ci ha indotto ad andare velocemente lì dove c’erano i focolai, in una campagna di aggressione al virus. Bisogna continuare su questa strada”.

“Oggi i focolai” di Covid-19 “si sono modificati”. Se prima erano concentrati prevalentemente sugli “anziani e in Rsa, oggi abbiamo cittadini da Paesi non Schengen, penso alla comunità del Bangladesh 15 giorni fa e oggi ai Paesi dei Balcani e dell’Est europeo, a bulgari e rumeni”, segnala ancora Vaia.

L’esperto insiste sull’importanza di “avere capacità organizzativa flessibile” e di indirizzarla dove serve. Per esempio nel Lazio “se prima siamo andati a Nerola adesso dobbiamo andare lì dove c’è il problema. E oggi il problema è all’ingresso nel Paese”.