M5S e Spadafora provano a ricucire, resta nodo Coni-Malagò 

M5S e Spadafora provano a ricucire, resta nodo Coni-Malagò

Foto Fotogramma

Pubblicato il: 05/08/2020 21:04

Dopo la bufera dei giorni scorsi, il ministro Vincenzo Spadafora e l’ala del M5S contraria al suo progetto di riforma dello sport provano a ricucire. E’ di questa mattina la riunione con il gruppo dei parlamentari 5 Stelle che si occupano del dossier Sport: presenti anche il capo politico Vito Crimi e il capo delegazione M5S Alfonso Bonafede. L’incontro viene definito “proficuo” dai grillini, che in una nota firmata da Simone Valente, Manuel Tuzi, Nicola Provenza e Felice Mariani promettono un lavoro in “stretta sinergia” per far sì che il testo possa approdare in Cdm subito dopo la pausa estiva. Restano tuttavia diversi nodi sul tavolo. E il più difficile da sciogliere è quello relativo al Coni.

Secondo i pentastellati, nella bozza di Spadafora viene attribuito troppo potere al Comitato Olimpico guidato da Giovanni Malagò: “Nella nostra idea di riforma – spiegano fonti parlamentari M5S all’Adnkronos – il Coni è l’organizzazione statale che rappresenta lo sport olimpico e deve avere un presidente vicino a quegli ideali. Un’organizzazione che abbia una struttura snella, con qualche decina di dipendenti, una sede importante, e i tre principali centri sportivi italiani nella sua disponibilità. Nell’ultimo testo c’è molta roba in più rispetto a questo, mentre di fatto viene ‘svuotata’ Sport e Salute”.

Resta divisiva la figura di Malagò: “Nella nostra idea di Sport post Olimpiadi 2021 non c’è Malagò, che sta ancora lì a determinare le scelte strategiche dello Sport italiano…”, chiosano le stesse fonti.