M5S, il bilancio dei ‘veleni’: 785mila euro per consulenze comunicazione alla Camera 

M5S, il bilancio dei 'veleni': 785mila euro per consulenze comunicazione alla Camera

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Pubblicato il: 06/08/2020 18:38

di Antonio Atte

La partita per il rinnovo dei vertici delle Commissioni parlamentari è stata il casus belli che ha fatto detonare il malcontento del gruppo M5S alla Camera, esploso nella riunione-sfogatoio di martedì scorso, dove un nutrito drappello di eletti ha puntato il dito contro la gestione della trattativa da parte del direttivo, guidato da Davide Crippa e dal suo vice Riccardo Ricciardi.

E ora, come se non bastasse, rischia di esplodere una nuova grana con la pubblicazione del bilancio del gruppo grillino, approvato a giugno tra le proteste di diversi deputati. La scelta dei vertici del gruppo di non rilasciare copie cartacee ha scontentato i parlamentari, i quali, in quei giorni, hanno potuto consultare il rendiconto di persona per soli 20 minuti. Ma ora che il bilancio è stato ufficialmente diffuso, le perplessità di pochi – relative ad alcune voci di spesa contenute nel rendiconto – si stanno diffondendo a macchia d’olio.

A pagina 10 della nota integrativa al bilancio c’è la cifra che, apprende l’Adnkronos, ha fatto strabuzzare gli occhi a molti deputati: 785mila 127 euro in “consulenze per la comunicazione”, spesa che supera – e di molto – i 525mila 787 euro dell’anno precedente. “Troppi soldi”, lamentano diversi parlamentari del Movimento. Alla voce “oneri della gestione caratteristica” le spese per collaborazioni e consulenze professionali lievitano a un 1 milione 569mila 845 euro, che incidono per oltre il 25% sul totale delle spese del gruppo (6 milioni 209mila 843 euro).

“Con riferimento alle consulenze di supporto all’ufficio comunicazione”, si legge nella relazione firmata dal tesoriere Francesco Silvestri, “oltre ai consulenti professionali fissi della struttura organizzativa” del gruppo M5S, “si è mantenuto il contratto di consulenza con una società specializzata nell’organizzazione di campagne di comunicazione per il gruppo attraverso l’utilizzo di social-media come Facebook, Twitter, Instagram, Telegram, nonché la programmazione e l’allestimento grafico degli eventi di divulgazione all’esterno dell’attività parlamentare”. Società che, viene spiegato, “ha messo a disposizione fissa del gruppo ulteriori 4 risorse umane”.

I numeri comunque sorridono al gruppo grillino di Montecitorio, che ha incassato dalla Camera dei deputati 9 milioni 112mila euro come “contributo unico ed onnicomprensivo” (l’anno precedente ammontava a 7 milioni 245mila euro) e ha potuto così chiudere il bilancio 2019 con un avanzo di 2 milioni 734mila 204 euro.

Durante il corso dell’ultimo esercizio, il gruppo M5S “ha avuto in organico 65 dipendenti, di cui 4 part time. Tuttavia al 31 dicembre”, si legge ancora nella nota integrativa, “il personale in organico risultava composto di n. 60 dipendenti di cui 4 part time e 2 in aspettativa non retribuita”. In occasione dell’ultima assemblea di gruppo è stato annunciato inoltre il cambio al vertice della comunicazione alla Camera: Andrea Cottone, attuale portavoce del guardasigilli Alfonso Bonafede, sostituirà Fabio Urgese, fedelissimo dello spin doctor di Palazzo Chigi Rocco Casalino.