Due uomini accusati dell’omicidio del rapper Jam Master Jay 

Due uomini accusati dell'omicidio del rapper Jam Master Jay

Afp

Pubblicato il: 17/08/2020 22:56

Due arresti per l’omicidio a lungo irrisolto di Jam Master Jay, il Dj del popolare gruppo rap americano Run-DMC, ucciso nel 2002 nel suo studio di registrazione a Queens, nello Stato di New York. La svolta nelle indagini sul delitto di uno degli artisti hip hop più influenti di tutti i tempi, come spiega la Cnn, è arrivata dopo quasi 18 anni: per il delitto di Jam Master Jay, nato Jason Mizell, il procuratore degli Stati Uniti per il distretto orientale di New York ha deciso di incriminare Karl Jordan Jr. e Ronald Washington: i due avrebbero cospirato per uccidere Jam Master Jay come rappresaglia per una questione di droga.

In particolare, a quanto ricostruito, Jam Master Jay tra il 1996 e il 2002 sarebbe stato coinvolto in un traffico di cocaina, un’attività portata avanti parallelamente alla carriera musicale. Nel luglio 2002, il musicista avrebbe acquistato circa 10 chilogrammi di cocaina, che avrebbe dovuto essere distribuita da Washington, Jordan e altri. Ma avrebbe poi deciso di escludere Washington dall’affare. A quel punto, secondo l’accusa, Washington e Jordan hanno deciso di ucciderlo, e il 30 ottobre 2002 sono entrati nello studio di registrazione armi alla mano e hanno fatto fuoco. A sparare il colpo fatale sarebbe stato Jordan, 36 anni, che ieri è stato arrestato. Washington, 56 anni, è in custodia federale e sarà accusato in un secondo momento, hanno detto i pubblici ministeri.

Il procuratore Seth D. DuCharme ha detto che le forze dell’ordine non hanno mai rinunciato a risolvere il cold case. “Era importante per noi allora e rimane estremamente importante per noi ora fare giustizia per la vittima, la sua famiglia, gli amici e la comunità che si è preoccupata così tanto di quegli eventi”, ha detto.