Il Papa saluta Meeting di Rimini: “Pandemia ha destato capacità di stupire” 

Il Papa saluta Meeting di Rimini: Pandemia ha destato capacità di stupire

(Afp)

Pubblicato il: 17/08/2020 17:05

Papa Francesco fa giungere il suo augurio per una buona riuscita del Meeting per l’amicizia tra i popoli, organizzato da Comunione e Liberazione (al via domani, si svolgerà prevalentemente in modalità digitale), attraverso una lettera a firma del segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, indirizzata al vescovo di Rimini, monsignor Francesco Lambiasi. Agli organizzatori e a quanti vi parteciperanno il Pontefice assicura la sua vicinanza e la sua preghiera.

“Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell’esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno. Lo stesso sentimento ricco di affetto per i propri studenti ha permesso a molti insegnanti di accogliere la fatica della didattica a distanza, assicurando la conclusione dell’anno scolastico. E ugualmente ha consentito a tanti di ritrovare nei volti e nella presenza dei familiari la forza per affrontare disagi e fatiche”, si legge nella lettera di Parolin.

In questo senso, continua Parolin, il tema del prossimo Meeting (il titolo ‘Privi di meraviglia restiamo sordi al sublime’), “costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore. Come non provare un sentimento originario di meraviglia davanti allo spettacolo di un paesaggio di montagna, o ascoltando musiche che fanno vibrare l’anima, o semplicemente di fronte all’esistenza di chi ci ama e al dono del creato? Lo stupore è davvero la strada per cogliere i segni del sublime, cioè di quel Mistero che costituisce la radice e il fondamento di tutte le cose”. Lo stupore, scrive Parolin, “mette e rimette in moto la vita, consentendole di ripartire in qualunque circostanza”.

“Anche nel deserto della pandemia – prosegue Parolin nella lettera – sono riemerse domande spesso sopite: qual è il senso della vita, del dolore, della morte? Diverse persone si sono spinte alla ricerca di risposte o anche solo di domande sul senso della vita, cui tutti aspirano, anche senza esserne consapevoli. Così è accaduto qualcosa di apparentemente paradossale: invece di spegnerne la sete più profonda, il confinamento ha ridestato in alcuni la capacità di meravigliarsi di fronte a persone e fatti dati prima per scontati. Una circostanza tanto drammatica ha restituito, almeno per un poco, un modo più genuino di apprezzare l’esistenza, senza quel complesso di distrazioni e preconcetti che inquina lo sguardo, sfuoca le cose, svuota lo stupore e distoglie dal chiederci chi siamo”.

Nel pieno dell’emergenza sanitaria, ricorda Parolin, “il Papa ha ricevuto una lettera firmata da diversi artisti, che lo ringraziavano di avere pregato per loro durante una Messa a Santa Marta. In quella occasione aveva detto: ‘Gli artisti ci fanno capire cosa è la bellezza, e senza il bello il Vangelo non si può capire’. Per questo il tema che caratterizza il Meeting lancia una sfida decisiva ai cristiani, chiamati a testimoniare la profonda attrattiva che la fede esercita in forza della sua bellezza: ‘l’attrattiva Gesù’, secondo un’espressione cara al Servo di Dio Luigi Giussani”.

“Il Papa vi invita perciò a continuare a collaborare con lui nel testimoniare l’esperienza della bellezza di Dio, che si è fatto carne perché i nostri occhi si stupiscano nel vederne il volto e i nostri sguardi trovino in lui la meraviglia di vivere”, conclude.