Oms: “Tante incognite ma priorità riaprire le scuole” 

Oms: Tante incognite ma priorità riaprire le scuole

Foto Afp

Pubblicato il: 27/08/2020 16:10

“Quello che sappiamo è che noi non possiamo far ripartire le società senza riaprire prima di tutto le scuole. E’ per questo che stiamo focalizzando gli Stati della regione europea su questa questione”. Ad assicurarlo è Hans Kluge, direttore dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l’Europa, facendo il punto oggi in conferenza stampa su uno dei “3 fenomeni” che vanno affrontati in questa fase di transizione verso l’autunno: la riapertura delle scuole.

Il tipo di misure, ha spiegato, “dipenderà molto dal livello di trasmissione del virus nelle comunità”. “Finora – ha evidenziato Kluge – si è visto che non sono stati i contesti scolastici a dare il principale contributo” alla pandemia. “Ci sono però sempre più pubblicazioni che si aggiungono all’insieme di evidenze sul fatto che i bambini giocano un ruolo nella trasmissione, ma sembra che questo sia più collegato a situazioni di ritrovi e incontri sociali. Quindi, questa è una delle incognite ma sicuramente la massima priorità per i responsabili politici all’Organizzazione mondiale della sanità”, ha sottolineato.

“È un momento difficile ora, passiamo dall’estate all’autunno e abbiamo tre fenomeni che si incontrano”, ha ribadito. Tre fenomeni, tre sfide. Il primo è appunto l’apertura delle scuole e dell’anno accademico per le università. Il secondo è “la stagione influenzale”, il terzo riguarda gli anziani: “Dobbiamo in ogni modo proteggerli dall’eccesso di mortalità visto lo scorso inverno”.

“La chiave qui è: non dobbiamo tornare a febbraio – ha incalzato Kluge – Ed è vero che noi vediamo in alcuni stati un aumento di più del 30% dei casi negli ultimi 14 giorni. Ora però rispetto a febbraio abbiamo una conoscenza più sofisticata ed è possibile gestire la trasmissione del virus nella società, avere l’economia attiva e, cosa più importante, il sistema educativo aperto”. Sul tema scuole, Kluge ha voluto nuovamente ringraziare il ministro della Salute italiano Roberto Speranza al quale, ha detto, “desidero rinnovare il mio apprezzamento” per essere stato motore della conferenza regionale europea che si terrà il 31 agosto sulla riapertura sicura delle scuole”.

Guardando a quello che ci aspetta l’importante, ha concluso Kluge, “è che noi ora sappiamo cosa fare: i governi devono aumentare l’attività di screening con i test e il contact tracing, rafforzare le cure primarie e i sistemi sanitari e le persone devono seguire le misure di salute pubblica” date per il contenimento del virus. “E’ questo che in definitiva determina il corso della pandemia”.