Scuola, Landini: “E’ momento di aprire discussione su riforma strutturale” 

Scuola, Landini: E' momento di aprire discussione su riforma strutturale

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 01/09/2020 08:44

E’ il momento di riaprire una discussione su una riforma strutturale del sistema istruzione“. Lo ha detto Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, nel corso di ‘Agorà’ su Rai 3. “Serve portare l’obbligo scolastico a 18 anni, abbiamo bisogno di fare asili, il diritto alla formazione deve essere permanente e fondamentale. Siamo di fronte alla necessità di progettare questo cambiamento, investire in risorse andando verso la strada della stabilizzazione, perché nella scuola c’è troppa precarizzazione”, ha detto il leader sindacale.

Quello della scuola, ha spiegato riferendosi allo scontro con il ministro Azzolina sui sindacati, “è un problema per il quale non vanno cercati polemica e capro espiatorio. Serve rispondere al Paese con la riapertura delle scuole e la gestione di una situazione difficile”, ha detto ancora Landini ribadendo come ci si trovi davanti a “una situazione inedita, complicata, con ritardi che non devono essere addebitati solo a questo governo ma anche a quelli passati”. “Serve affrontare i temi e avere meno timore – ha proseguito – ma anche coinvolgere i lavoratori e investire sull’intelligenza delle persone che lavorano e che hanno a cuore la riapertura”.

“Sicuramente la pandemia ha avuto un effetto particolarmente pesante. Che la situazione fosse complicata già prima del Covid è sotto agli occhi di tutti – ha sottolineato inoltre Landini – Il nostro problema è quello di ragionare, di usare soldi europei, ma anche di fare cambiamenti al nostro modello di sviluppo”. “In questa fase bisogna investire sul lavoro, sul lavoro delle persone, bisogna dare fiducia, stabilità e sicurezza ai cittadini se gli si vuol chiedere di essere responsabili. Confindustria che blocca i contratti sbaglia è un grande errore”, ha aggiunto. “Chiediamo al Governo di convocarci rapidamente perché è il momento di progettare insieme un nuovo modello di sviluppo che superi la precarietà del lavoro che è il vero male che noi abbiamo”, ha detto poi il segretario generale della Cgil.