Navalny, cos’è il Novichok 

Navalny, cos'è il Novichok

(Afp)

Pubblicato il: 02/09/2020 17:53

Un agente nervino chimico appartenente al gruppo Novichok è stato individuato dai test tossicologici eseguiti su Alexei Navalny. Novichok (dal russo “nuovo venuto”) è una serie di gas nervini prodotti in Unione Sovietica tra il 1970 e il 1980, ritenuti i più letali mai realizzati, con alcune varianti che sono da 3 a 10 volte più potenti del VX, anche se non è mai stato provato scientificamente. Sono “agenti nervini di quarta generazione” e fanno parte del programma sovietico “Foliant”, riguardante la creazione di nuovi insetticidi e agenti nervini nell’impianto chimico di Pavlodarsk, nell’attuale Kazakistan.

Questi agenti sono stati realizzati per non essere tracciabili con i metodi chimici standard di rilevamento (delle armi chimiche) Nato, per essere permeabili rispetto agli abiti di protezione chimica della Nato, per essere sicuri da maneggiare e da stoccare. Parte degli agenti nervini di terza generazione, già estremamente potenti, venne sintetizzata in Unione Sovietica tra il 1970 fino al 1990, secondo una pubblicazione, resa nota solo del 1992, da due chimici, Lev Fedorov e Vil Mirzayanov sul settimanale Moskovskiye Novosti. La pubblicazione apparve alla vigilia della firma russa della Convenzione delle armi chimiche.

Il Novichok è stato utilizzato per avvelenare, nel marzo di due anni fa, l’ex agente dell’intelligence militare Sergei Skripal, che in Russia era stato condannato per tradimento, e la figlia Julia, trovati riversi su una panchina a Salisbury, nel Regno Unito, in gravi condizioni.