Libri: esce ‘Cronache dall’antichità’ di Gorno che getta nuova luce su Tiberio 

Pubblicato il: 07/09/2020 22:47

Ampiamente criticato dagli storici antichi, l’imperatore Tiberio è stato rivalutato come politico abile e attento dalla moderna storiografia. E sotto questa luce lo vede Cristoforo Gorno che in ‘Cronache dall’Antichità’ (Rai Libri), racconta dieci storie che vanno dalla Guerra di Troia agli editti di Teodosio che fanno del Cristianesimo la religione di Stato sancendo così la fine del mondo antico.

“Dieci storie che ho raccontato nella trasmissione (‘Cronache dall’Antichità’, una serie di documentari in onda su Rai Storia e condotti dallo stesso Gorno, ndr) arricchite e approfondite, alcune inedite. L’obiettivo è quello di dare uno sguardo d’insieme al mondo greco-romano dell’antichità”, spiega Gorno all’Adnkronos, rivelando di essere stato colpito dalla figura di Tiberio, “un imperatore che, nonostante la sua leggenda nera, mi affascina. Di lui si parla poco e invece ha lati del carattere sorprendenti”.

Gorno racconta un episodio della vita del secondo imperatore della dinastia Giulio-Claudia, che regnò dal 14 al 37 d.C.: “Quando Tiberio si autoesilia a Rodi, chiede di fare del bene agli ammalati dell’isola. Fraintendendo le sue intenzioni i notabili convocano gli abitanti con le più terribili deformità. Lui li vede, riflette e poi chiede loro scusa dicendo che non voleva che si esibissero”.

Gorno ricorda anche un’altra “notizia poco battuta, quella che riguarda l’allontanamento dalle cariche di potere di Caifa e Ponzio Pilato poco dopo la morte di Gesù sulla croce. Lo racconta lo storico Flavio Giuseppe spiegando che intorno al 35 d.C. Tiberio manda un suo plenipotenziario in Siria, Palestina e Giudea che richiama Pilato sollevandolo dall’incarico e sostituisce il sommo sacerdote Caifa. Perché lo faccia non lo sappiamo – spiega Gorno – ma l’ipotesi fantapolitica è che Tiberio abbia visto in Gesù, questo rabbi ebraico che predica la non violenza, un modo per scardinare le ribellioni più dure. Caifa e Pilato non lo capiscono e lui li rimuove. E’ una teoria fantapolitica – osserva – ma seducente”. Fra l’altro, ricorda ancora l’autore, “lo scrittore e storico Tertulliano rivela che Tiberio chiese al Senato di accogliere Gesù tra le divinità dell’impero”.

Il volume racconta il millennio che va dalla guerra di Troia alla fine del mondo antico, passando per la storia d’amore tra l’imperatore Adriano e Antinoo, “forse ultima grande storia pagana che racconta Adriano restando fedele alle fonti storiche antiche e prendendo le distanze dal bellissimo romanzo della Yourcenar, la quale ha creato un Adriano letterario che si è sostituito e sovrasta l’Adriano storico, personaggio molto contraddittorio”.

Gorno spiega che “ogni storia raccontata nel libro è legata alla successiva da un filo di testo. Il metodo è lo stesso del programma: un racconto scandito dalle fonti antiche, che entrano nel racconto in modo fluido non solo come citazione ma come passaggio da un racconto all’altro. Un esempio è il processo a Socrate, sempre accompagnato dalle parole dello stesso filosofo scritte da Platone e Senofonte”. E annuncia: “Da fine ottobre partirà ‘Cronache dall’Impero’, sempre su Rai Storia, con otto puntate con al centro storie di imperatori e anche di imperatrici, prima fra tutte Agrippina. Ovviamente con l’impero romano che è il focus del programma”, conclude.