Scuola, Azzolina: “Rischio zero non esiste” 

Scuola, Azzolina: Rischio zero non esiste

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 08/09/2020 15:31

Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola. Proprio per questo sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie”. Lo ha detto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina nell’Informativa al Senato.

“Il Governo – ha affermato – in questi mesi, ha sempre lavorato nell’ottica di valorizzare e ascoltare il contributo di tutti, rispondendo e dando sostanza ad un mandato parlamentare chiaro: far ripartire l’attivita’ delle scuole in sicurezza”.

“Sono stati mesi, quelli appena trascorsi – ha sottolineato Azzolina – di intenso lavoro. In campo non c’è stato solo il Governo. Il Parlamento ha svolto un ruolo determinante. Penso, ad esempio, al grande lavoro comune fatto attraverso l’approvazione di quel decreto scuola che ha fornito gli strumenti per una ordinata chiusura del passato anno scolastico, per lo svolgimento degli Esami di Stato e per la ripresa, dal 1 settembre, in presenza, delle attività di recupero e integrazione degli apprendimenti”.

“In queste settimane – ha proseguito – poi, tutto il mondo della scuola e delle Istituzioni coinvolte si è mobilitato per raggiungere l’obiettivo della riapertura, attraverso le sue diverse diramazioni: Il Ministero dell’Istruzione, l’Amministrazione ministeriale, centrale e periferica, i dirigenti delle nostre scuole, gli Enti locali, le Organizzazioni Sindacali, le Associazioni di studentesse e studenti e genitori. C’è stato il massimo sforzo da parte di tutti per il conseguimento di un risultato che riguarda il Paese intero. Il confronto è stato sempre serio, franco. Le opinioni sono state anche divergenti. Ma questo è il sale della democrazia. È stato poi fatto un lavoro di sintesi comune, nell’interesse generale”.

“Per settimane ho girato l’Italia per monitorare i Tavoli regionali di lavoro per la ripresa delle attività didattiche. Sono fiera, come ministra e come italiana, di poter dire che ho trovato molta collaborazione, sui territori, fra coloro che, insieme al ministero che mi onoro di dirigere, sono chiamati a lavorare con noi per riportare tutti in classe”, ha continuato.

“Credo – ha aggiunto – che queste settimane abbiano rappresentato un interessante laboratorio dal punto di vista istituzionale: i diversi livelli, dagli Enti territoriali, fino al ministero dell’istruzione, hanno rafforzato un dialogo che spesso è mancato in passato, ritrovandosi a lavorare insieme, in ogni Regione, nell’interesse della scuola. La scuola ha fatto squadra, lavorando compatta e dimostrando abnegazione e spirito di sacrificio, per il bene di tutti e tutte”.

“Abbiamo letto, in questi ultimi giorni, racconti ingiusti a carico della scuola”, ha poi affermato Azzolina aggiungendo: “Titoli che fanno riferimento a docenti che non volevano sottoporsi al test sierologico, che non volevano svolgere i percorsi di integrazione e recupero degli apprendimenti, che volevano dichiararsi lavoratori fragili in massa per non tornare in aula. Niente di più falso”.

Sulla scuola – ha aggiunto – si fanno troppe semplificazioni e narrazioni al ribasso che, in casi come questi, rischiano persino di danneggiare una intera categoria, quella dei docenti, che tanto ha dato e continua a dare alle nuove generazioni, conducendole per mano verso il loro futuro. Come ho spiegato nella lettera inviata al personale scolastico, difenderò sempre il lavoro di chi opera nella scuola, perché ne conosco le responsabilità e le difficoltà. Respingerò sempre con forza le insinuazioni che mirano a gettare discredito sulle istituzioni scolastiche e su chi ci lavora”.

“E mi impegnerò – ha sottolineato – affinché quella ritrovata complicità fra scuola e famiglia, nata durante il periodo più difficile dell’anno scolastico passato, non vada dispersa, si rinforzi e diventi la base per costruire, tutti insieme, superato lo scoglio della ripresa, un confronto, che sarà quanto mai necessario, sul futuro della nostra scuola”.

“L’obiettivo della ripresa delle attività didattiche in presenza è stato ed è impegnativo. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando con spirito di servizio, con un importante sforzo organizzativo e anche con una visione. Stiamo provando a guardare oltre l’emergenza cercando di generare, dalla risposta alla crisi, anche delle opportunità di miglioramento e sviluppo. Abbiamo già rilanciato gli investimenti per l’Istruzione”, ha detto ancora Azzolina.

“Solo per la ripartenza di settembre – ha ricordato – abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi. Una cifra non banale. Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza. E se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d’accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere un Paese in cui l’Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall’articolo 34 della nostra Costituzione. “L’Italia – ha proseguito – non deve essere più ‘fanalino di coda’ delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell’Istruzione globale”.