Colleferro: manager Mma, ‘i miei figli sul ring dai 3 anni, così hanno imparato disciplina’ 

Il manager di Mma: I miei figli sul ring dai 3 anni, così hanno imparato disciplina

Pubblicato il: 09/09/2020 14:28

“Le arti marziali non sono assolutamente da associare alla violenza, casomai è il contrario”. Andrea Fiorentino, manager di diversi atleti Mma (dall’inglese mixed martial arts, ossia arti marziali miste) e padre di due giovanissimi campioni di brazilian jiu jitsu, parlando con l’Adnkronos, difende la disciplina finita sotto accusa dopo l’omicidio di Willy Monteiro Duarte, il ragazzo picchiato a morte a Colleferro da 4 giovani, due dei quali lottatori di Mma.

“I miei figli praticano Jiu-jitsu brasiliano da quando avevano appena 3 anni – racconta Fiorentino – Sono pentacampioni, vanno in giro per il mondo e sul ring lottano, ma fuori sono amici con compagni e avversari”. Anzi, spiega, praticando le arti marziali imparano “autocontrollo, disciplina, rispetto dello sfidante”. Adolfo e Adriano, di 10 e 7 anni, dice, “le praticano con enorme passione. Si stanno allenando insieme a tanti altri bimbi della Tribe Jiu Jitsu Roma Nord per partecipare dal 26 al 29 novembre al torneo Copa Company a Rio de Janeiro, dove ci saranno altri 1000 bambini amanti del Bjj”.

D’altra parte, “le arti marziali fanno bene ai bambini – spiega Fiorentino – e sul tappeto si vede sempre grande disciplina e zero violenza. Il primo insegnamento è che si combatte sul ring, poi al termine della gara si dà la mano al rivale. Certo – conclude – qualche mela marcia può essere dappertutto ma ho visto molto più violenza nel mondo del calcio, con i genitori che spesso incitano negativamente i propri figli dalle tribune”.