Mogol: “Se al Festival della Bellezza fossero state donne nessuno avrebbe parlato di scelta femminista” 

Mogol: Con ospiti donne al Festival della Bellezza nessuno avrebbe parlato di scelta femminista

Pubblicato il: 09/09/2020 13:45

“Non sono d’accordo con le polemiche che si sono scatenate. Si deve ragionare in base ai valori espressi dalla manifestazione, in cui credo si parli di bellezza in senso generale, non penso fosse obbligatorio metterci donne, non è il criterio di scelta giusto in questa occasione. Allora se fossero state tutte donne si sarebbe parlato di scelta femminista? Non credo”. Ad affermarlo all’Adnkronos è Giulio Rapetti in arte Mogol, uno dei relatori del Festival della Bellezza di Verona, in programma fino al 19 settembre sul tema di Eros e Bellezza.

Sulle polemiche social scatenatesi intorno alla manifestazione, relative al fatto che tutti i relatori tranne una, l’attrice Jasmine Trinca, sono uomini, il celebre autore sottolinea ancora meglio: “Il festival bellezza è fatto secondo un criterio stabilito da chi l’ha organizzato. Il nome è vago, può trattare di tutto, dalla letteratura alla pittura, e probabilmente questo è il senso voluto dagli organizzatori, non si parla solo di bellezza femminile”.

“Se io sono stato invitato lì, evidentemente c’è un criterio che ha provocato il mio invito, per il resto non sono in grado di giudicare -aggiunge Mogol. Che però sottolinea: “Io penso che queste polemiche femministe siano spesso eccessive“, argomenta l’autore di celeberrimi brani di Mina e Battisti. Che ricorda un aneddoto: “Quando scrissi ‘Il tempo di morire’ fui tacciato dalle femministe di essere un maschilista perché parlavo di motocicletta: avevano confuso l’autore con l’attore del video. Questo per dire che a volte si tratta di polemiche strumentali, si viene incolpati ingiustamente”.