Scuola, boom di ricerche sul web per istruzione domiciliare 

Scuola, boom di ricerche sul web per istruzione domiciliare

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 11/09/2020 14:09

di Roberta Lanzara

L’homeschooling incuriosisce più della scuola. A pochi giorni dal suono della campanella, tra il 6 e il 10 settembre l’istruzione domiciliare conquista con 100 punti su 100 la prima posizione tra gli argomenti correlati di categoria in Italia più ricercati sul web. E la scuola? In seconda posizione con 13 punti su 100, seguita dalle query, cioè ricerche, su ‘educazione’ con 4/100. Sono dati Google trends durante il coronavirus visionati dall’Adnkronos.

La crescita di interesse per l’homeschooling in Italia è apicale dal 9 agosto ad oggi, un risultato probabilmente determinato dalle incertezze ed i timori delle famiglie in vista dell’imminente ritorno in classe. Altri picchi erano stati registrati durante il lockdown tra l’8 e il 14 marzo (26/100) e tra il 22 e il 28 marzo (30/100). Poi, tra il 31 maggio e il 6 giugno (44/100). La regione che ha mostrato maggiore interesse di ricerca è il Trentino Alto Adige (100/100), seguito dall’Umbria (62/100); dal Veneto (58/100) e dalla Liguria (54/100). Calabria, Basilicata e Molise sono invece le tre regioni attratte dal tema (0/100).

E altrove? La formula dell’Homeschooling appassiona soprattutto l’Australia (100/100), gli Stati Uniti (84/100) e il Regno Unito (80/100) dove da sempre è stato particolarmente diffuso. Nel mondo l’interesse è cresciuto comunque esponenzialmente tra l’8marzo e il 21 marzo.

L’istruzione domiciliare, chiamata in inglese homeschooling, è un tipo di istruzione svolta a carico della famiglia e al di fuori delle istituzioni pubbliche e private, quali in primis, le scuole. In Italia è costituzionalmente garantita: Articolo 30 della Costituzione: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire, educare i figli. Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano assolti i loro compiti”. Articolo 34: “l’istruzione inferiore, impartita per almeno 8 anni, è obbligatoria e gratuita”.

Secondo quanto indicato dal ministero dell’Istruzione, “i genitori qualora decidano di avvalersi dell’istruzione parentale devono rilasciare al dirigente scolastico della scuola più vicina un’apposita dichiarazione, da rinnovare anno per anno, circa il possesso della capacità tecnica o economica per provvedere all’insegnamento parentale. Il dirigente scolastico ha il dovere di accertarne la fondatezza. Il minore è tenuto a sostenere un esame di idoneità all’anno scolastico successivo in qualità di candidati esterni presso una scuola statale o paritaria, fino all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. La scuola che riceve la domanda di istruzione parentale ed il sindaco sono tenuti a vigilare sull’adempimento dell’obbligo scolastico dell’alunno”.