Maria Paola, Imma Battaglia: “Morte figlia di cultura machista” 

Maria Paola, Imma Battaglia: Morte figlia di cultura machista

(Fotogramma)

Pubblicato il: 14/09/2020 12:52

“Ennesimo femminicidio che non deve avere nessuno sconto. In questo caso la violenza è elevata all’ennesima potenza, perché non solo Maria Paola è stata uccisa dal fratello, è stata condannata per una relazione che la cultura ipermachista di questo Paese non può tollerare”. Così all’AdnKronos Imma Battaglia, attivista della comunità Lgbt, commentando la morte a Caivano (Na) della ventenne Maria Paola Gaglione. La ragazza è deceduta dopo essere stata speronata dal fratello Michele, mentre viaggiava a bordo di un motorino insieme a Ciro, il suo compagno transgender.

“Questa cultura ipermachista, fatta di esposizione di tatuaggi, oro, denaro e di edonismo esasperato ci sta portando in un baratro. Nello stesso contesto si possono inquadrare i recenti stupri delle minorenni inglesi a Matera e quello del Circeo. L’episodio di Caivano poi, avvenuto in un contesto di povertà, ci pone di fronte all’esigenza di aiutare le famiglie che non hanno strumenti per comprendere situazioni di degrado. Anche in questo senso è sempre più necessaria l’approvazione di una legge contro transfobia e omofobia”, conclude Battaglia.