Scuola, sui banchi anche 269mila studenti disabili ma per molti niente sostegno 

Scuola, sui banchi anche 269mila studenti disabili ma per molti niente sostegno

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Pubblicato il: 14/09/2020 12:11

“Tornano sui banchi 5,6 milioni di alunni, presto saranno 8,3 milioni con 269 mila disabili: +10 mila in un anno e molti oggi non hanno trovato il docente di sostegno”. A denunciare l’assenza di insegnanti di sostegno alla ripartenza delle attività scolastiche, è l’Anief che aggiunge: “Migliaia di cattedre richieste dai presidi in deroga agli organici ricevuti rimangono senza risposta”. Per questo Anief rilancia l’ennesima campagna #nonunoradimeno con ricorsi gratuiti per le famiglie per ottenere gli insegnanti richiesti nel Pei. Per Marcello Pacifico, presidente Anief: “Serve un impegno del Governo per rendere questi organici effettivi ed evitare il balletto delle supplenze ogni anno. In questo modo si garantisce la continuità e non con blocchi alla mobilità del personale”. “Ormai la situazione è cronica, quasi un insegnante su due è precario su posti di sostegno a fronte di una costante crescita delle iscrizioni e della continua lotta delle famiglia ad avere il numero delle ore richieste dalle équipes mediche. È arrivato il momento dopo anni di tagli di garantire il diritto all’istruzione di tutti i nostri alunni, anche di quei 500 mila Bes rimasti lettera morta nella legge”, dice Pacifico.

Tra i dati ufficiali del ministero dell’Istruzione sulle iscrizioni al nuovo anno scolastico, spiega l’Anief “spiccano quelli degli allievi con disabilità certificata: questi passano dai 259.757 di un anno fa ai 268.671 del corrente anno”. “L’incremento è stato esponenziale: nel 2006 gli alunni disabili certificati erano 180 mila, quindi un meno di 15 anni si è assistito ad un aumento reale del 50 per cento, mentre i posti in organico di diritto superano di poco le centomila unità. Il bisogno di supplenti è tale che oggi ci troviamo oltre 80 mila supplenti annuali che saranno chiamate dai presidi da elenchi aggiuntivi di insegnanti senza specializzazione prima di ricorrere con le messe a disposizione”, avverte Anief.

“Ora che anche il ministero dell’Istruzione certifica l’aumento degli alunni con disabilità – dice Pacifico–, anche quest’anno pari a 10 mila iscritti in più rispetto al passato, si fa sempre più cogente l’esigenza di specializzare nuovi insegnanti: a fronte di 83 mila docenti precari da assumere, con il V corso Tfa sostegno solo un quarto conseguiranno la specializzazione. Ecco perché abbiamo chiesto al Tar di ammetterne più del doppio. E per lo stesso motivo riteniamo che anche chi ha conseguito o conseguirà la sufficienza debba essere ammesso al corso specializzante: in questo secondo caso, fino al 5 ottobre, dopo avere svolto la prova, coloro che hanno conseguito la sufficienza senza essere ammessi potranno ricorrere. Sempre con il patrocinio del nostro sindacato, famiglie e personale potranno anche rivendicare che le tante cattedre di sostegno in deroga e non considerate ‘piene’ possano essere collocate in organico di diritto e con un numero di ore completo: l’iniziativa ‘Non un’ora di meno’”.