Zaniolo, “rientro dopo primo infortunio non è stato affrettato” 

Zaniolo, rientro dopo primo infortunio non è stato affrettato

Immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)

Pubblicato il: 14/09/2020 17:56

Nicolò sta bene, l’intervento è stato eseguito correttamente e l’evoluzione è ottima. In questo momento si è alzato e sta camminando con l’ausilio delle stampelle. Se l’evoluzione sarà in linea con quella che stiamo osservando, il calciatore venerdì rientrerà in Italia e inizierà il suo percorso riabilitativo a Trigoria”. Lo dice Massimo Manara responsabile sanitario della Roma all’indomani dell’intervento per la ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro di Nicolò Zaniolo.

“Premesso che i tempi di recupero sono quelli standard per questo tipo di infortunio, va sottolineato che ogni atleta fa un percorso a sé -prosegue Manara sul sito della società giallorossa-. In questo senso non verrà messa alcuna pressione su Nicolò, che è un entusiasta di suo. La prima fase sarà legata al recupero articolare, poi si passerà a quella del recupero della coordinazione e del tono muscolare e la terza coinciderà con la riatletizzazione in campo. L’ultimo step sarà quello del ritorno al lavoro con i compagni di squadra”.

Si sono forse affrettati i tempi di recupero dal primo infortunio? No, assolutamente -sottolinea il responsabile sanitario della Roma-. Il giocatore è stato sottoposto a luglio a una serie di controlli che ne hanno certificato l’idoneità a riprendere l’attività sportiva. Inoltre, prima di andare in Nazionale, all’inizio della nuova stagione abbiamo effettuato altri test che hanno dimostrato l’ottimo stato di salute del calciatore e di entrambi gli arti inferiori, che non presentavano alcuna asimmetria muscolare tra loro”.

Come si spiega, quindi, un infortunio all’altro ginocchio? “Non c’è correlazione con l’intervento chirurgico subito all’altro ginocchio, motivo per il quale non si può parlare di recidiva -sottolinea Manara-. Ci sono però delle pubblicazioni scientifiche, legate ad atleti nella stessa fascia di età di Nicolò, che dimostrano un’elevata probabilità di subire lo stesso infortunio all’altro ginocchio”.

“All’interno della Roma c’è un livello di professionalità e di confronto che è fuori discussione. Detto ciò, non posso non manifestare una certa preoccupazione per un calendario così intenso e compresso rispetto alla consuetudine, che ci porterà a giocare praticamente ogni tre giorni da qui a maggio. A tutto questo, va aggiunto anche che avremo tanti ragazzi che parteciperanno agli impegni con le Nazionali, oltre all’Europeo alla fine di una stagione così concentrata in termini di impegni. Non avendo cancellato alcuna competizione, stiamo eseguendo in 10 mesi un calendario che era stato pensato su 12 mesi. Ed è ovvio che, riducendosi allenamenti e tempi di recupero, aumentino i rischi d’infortunio”, conclude il responsabile sanitario giallorosso.