Covid, Briatore: “Devo scusarmi? Follia”  

Covid, Briatore: Devo scusarmi? Follia

Immagine di repertorio (Fotogramma)

Pubblicato il: 17/09/2020 08:29

L’anno scorso, con la polmonite, ero stato molto peggio. Ora, a parte la prostatite per cui ero entrato in ospedale, ho avuto solo due giorni di febbre a 38. Ma so che non va a tutti così. Paura non ne ho avuta. Credo al destino: il momento o arriva o no e io ero al San Raffaele di Milano, un centro di eccellenza. Mi sono messo tranquillo e quello che mi davano prendevo”. Così Flavio Briatore in un’intervista al ‘Corriere della Sera’. Parlando della quarantena da Daniela Santanchè, aggiunge: “Leggevo giornali, telefonavo, stavo alla tv. Sono state brutte la solitudine e l’impossibilità di vedere mio figlio“.

In merito all’accusa di essere annoverato fra i negazionisti del virus, spiega: “Ho solo dato ragione al dottor Alberto Zangrillo quando diceva che il virus era clinicamente inesistente, non che non esistesse più. Oggi i medici lo conoscono e trattano meglio. Infatti, l’ho preso e ne ho avuto conferma”.

Per Briatore “il caso Sardegna è stato un attacco mediatico orchestrato politicamente e il Billionarie è stato strumentalizzato perché noto in tutto il mondo. Il messaggio era che qui tutti avevano il virus e in Emilia zero: solo le discoteche di destra avevano il virus, quelle di sinistra no”. E sui dipendenti risultati positivi afferma: “Ne ho mille nel mondo. Io che colpa ho e loro che colpa hanno se lavoriamo? Devo licenziarli? A Londra, a Montecarlo, siamo stati sempre aperti. Mi devo scusare perché do lavoro? È una follia”.

Per Briatore, “bisogna usare mascherine eccetera, ma far ripartire l’economia. Dare i bollettini ogni giorno spaventa e distrae da disoccupazione, ritardi nell’erogare i sussidi e incapacità del governo. In Francia hanno ridotto la quarantena a sette giorni e vedo che funziona. In Italia i 10 giorni mi sembrano una buona idea”.