Tramundi allarga orizzonte turismo e chiude round investimento 1,5 mln  

Tramundi allarga orizzonte turismo e chiude round investimento 1,5 mln

I founder di Tramundi Alessandro Quintarelli (Ceo), Alberto Pirovano (Cto) e Rodolfo Lironi (Coo) (FOTO Tramundi)

Pubblicato il: 17/09/2020 19:55

E’ la travel company digitale italiana ed ora Tramundi punta a innovare e digitalizzare il mondo dei tour operator nazionali con un round di investimento chiuso a 1,5 milioni di euro festeggiando così il successo dei primi mesi di attività. Nata a febbraio 2020, la startup italiana, che sta attraversando l’emergenza coronavirus con ottimismo, propone percorsi local-to-be basati sull’immersione culturale e ha come target i giovani professionisti abituati alla tecnologia.

Così, a scommettere sul nuovo turismo proposto da Tramundi in questo round di investimenti sono stati business angels e top manager di diverse tech company, tra cui Alberto Genovese, uno dei principali imprenditori del mercato digitale italiano, founder di Facile.it, Prima.it e Brumbrum, che sta da tempo investendo nelle più interessanti iniziative di sviluppo digitale in Italia.

I fondi, spiegano da Tramundi, “serviranno per rafforzare il posizionamento” della startup “attraendo nuovi talenti tecnologici in grado di supportare il potenziamento e la crescita dell’azienda in tutte le sue aree cruciali”. Ma non solo. L’investimento acquisito sarà infatti utilizzato “per proseguire nello sviluppo tecnologico della piattaforma e per ampliare l’offerta turistica per gli utenti finali”.

A guidare Tramundi è un team eterogeneo e complementare: alle competenze manageriali del Ceo Alessandro Quintarelli, con un passato in Mckinsey & Company, si affiancano quelle tecnologiche del Cto Alberto Pirovano, con esperienza in aziende digitali tra cui Facile.it e Ristoranti.it. Coo è Rodolfo Lironi, esperto nell’ambito turistico grazie ai ruoli ricoperti in Musement.

A osservare i punti di forza di questa giovane startup emergono una collaborazione diretta con le realtà turistiche locali, che garantisce l’assistenza di fidati professionisti una volta giunti a destinazione, la qualità degli itinerari e l’immersione totale nella cultura del posto. Un modo per imparare a conoscere i luoghi, le tradizioni e le usanze come veri esploratori, nel pieno rispetto dell’ambiente e del territorio.

“Il 2020 è stato un anno difficile, l’emergenza sanitaria ha avuto un impatto fortemente negativo sull’intero comparto turistico e far nascere una startup dedicata ai viaggi in questo periodo è stata una grande sfida” commenta Alessandro Quintarelli, Ceo e co-founder di Tramundi. “Abbiamo deciso scommettere sulla ripresa del settore, puntando soprattutto sul turismo domestico e di prossimità e dando anche la possibilità di prenotare tour privati con amici o familiari” aggiunge il manager.

Quintarelli spiega che il team ha lavorato “per far evolvere il nostro progetto e adattarlo alle nuove esigenze dei viaggiatori: abbiamo istituito una task force interna per garantire il massimo della sicurezza, focalizzato l’offerta sull’Italia e rielaborato i nostri tour privilegiando quelli all’aria aperta e a contatto con la natura”. Una scelta, osserva, “che ha premiato, malgrado l’estate incerta le prenotazioni sono state numerose. Le vendite ci hanno permesso di ricevere feedback importanti rispetto alla nostra offerta e di raccogliere l’interesse di importanti investitori: un segnale positivo, questo, non solo per noi ma per tutto il settore turistico”.